ForumPA 2025: la PA del futuro è “aumentata”, umana e interconnessa 

Si è conclusa l’edizione 2025 di ForumPA, l’evento di riferimento per l’innovazione nella Pubblica Amministrazione italiana, che dal 19 al 21 maggio ha riunito al Palazzo dei Congressi di Roma migliaia di partecipanti tra amministratori pubblici, aziende, esperti e cittadini.

Automazione, intelligenza artificiale, formazione e concorsi sempre più moderni: sono queste le leve principali su cui si sta costruendo il futuro della Pubblica Amministrazione. Al ForumPA 2025 si è parlato proprio di questo: come cambia la PA nell’era digitale, quali competenze saranno necessarie, e cosa significa davvero innovare nei servizi pubblici. In questo articolo facciamo il punto sui temi emersi durante l’evento, tra interventi istituzionali, riflessioni strategiche e nuove sfide per chi guarda con interesse – o ambizione – al mondo del lavoro pubblico.

Un titolo che è già un programma: “Verso una PA aumentata” 

Il tema di quest’anno, “Verso una PA aumentata. Persone, Tecnologie, Relazioni”, ha posto al centro una visione evoluta della Pubblica Amministrazione: non solo più digitale, ma soprattutto più capace di valorizzare le persone, sfruttare in modo strategico le tecnologie, e costruire relazioni efficaci con cittadini, imprese e altri attori pubblici.

A riguardo il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha ribadito la necessità di una PA moderna, proattiva e capace di attrarre e selezionare nuovi giovani talenti:

La PA digitale non è un’opzione: è una necessità. Dobbiamo costruire un’amministrazione che sia all’altezza delle sfide contemporanee, valorizzando il merito e puntando sulla formazione continua. La tecnologia deve essere al servizio delle persone, non sostituirle”.

Persone: il reclutamento al centro della sfida organizzativa

Uno dei focus chiave emersi nei convegni è stato il rinnovamento del capitale umano pubblico. Con il turnover generazionale in pieno corso, la PA è chiamata a gestire una trasformazione profonda dei propri processi di selezione e inserimento del personale.  

In particolare, si è discusso di:  

  • Modernizzazione dei concorsi pubblici, sempre più orientati a competenze trasversali e digitali.  
  • Introduzione di prove digitali, automatizzate e personalizzate, anche attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale per la preselezione.  
  • L’importanza della trasparenza e tracciabilità nei processi concorsuali, anche per rafforzare la fiducia dei candidati.  
  • Nuovi strumenti per il reclutamento territoriale e bandi mirati, pensati per favorire la copertura dei ruoli in aree a maggiore fabbisogno.  

Da segnalare il lancio del nuovo Portale nazionale del lavoro pubblico, pensato come hub per attrarre e orientare i giovani verso le carriere nella PA.  

Per noi di Recrytera, da anni al fianco delle amministrazioni pubbliche nell’organizzazione dei concorsi, questa fase rappresenta una svolta: l’innovazione non riguarda solo gli strumenti, ma anche e soprattutto le persone. È da qui che passa la costruzione della Pubblica Amministrazione del futuro.  

Persone: il reclutamento al centro della trasformazione della Pubblica Amministrazione 

Il rinnovamento del capitale umano pubblico è oggi una delle sfide più urgenti per la Pubblica Amministrazione. Con il turnover generazionale in atto, è in corso una trasformazione profonda dei processi di selezione, inserimento e formazione del personale. Il concorso pubblico non è più solo uno strumento amministrativo: diventa sempre più un punto strategico per costruire una PA moderna, competente e resiliente.  

Durante i vari convegni tenutisi, sono emersi alcuni assi di intervento prioritari: dalla modernizzazione dei concorsi, orientati a competenze trasversali e digitali, all’introduzione di prove automatizzate e personalizzate grazie all’intelligenza artificiale, fino all’uso di strumenti di tracciabilità per garantire trasparenza e rafforzare la fiducia dei candidati. In questo quadro si inserisce anche il lancio del nuovo Portale nazionale del lavoro pubblico, pensato come hub per attrarre e orientare i giovani verso le carriere nella PA, insieme a bandi mirati per il reclutamento territoriale.  

Francesco Federico, rappresentante del Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DPWA), ha definito l’intelligenza artificiale come un “acceleratore esponenziale”, capace di sostituire molti processi ancora oggi manuali. Tuttavia, ha sottolineato come l’innovazione tecnologica debba andare di pari passo con una riorganizzazione profonda delle risorse umane: “Se non partiamo prima con la ricollocazione delle persone formandole su altri tipi di temi, poi abbiamo un problema: un’intelligenza artificiale che tutte le ditte vogliono avere, ma con impiegati che rischiano di restare indietro”.  

Un punto di vista condiviso anche da Greta Albicocco (AIPo – Agenzia Interregionale per il fiume Po), che ha evidenziato l’impegno della propria amministrazione nell’affrontare la transizione digitale attraverso percorsi formativi mirati, nonostante un’età media del personale piuttosto elevata: “Il cambiamento digitale va affrontato nel modo più veloce possibile. Stiamo utilizzando percorsi come Syllabus e i pacchetti formativi messi a disposizione dal Ministero”.  

Tecnologie: verso una PA intelligente, sicura e centrata sul cittadino 

A ForumPA 2025, il ruolo delle tecnologie si è confermato strategico per la costruzione di una Pubblica Amministrazione moderna e reattiva. Al centro del dibattito, l’adozione dell’intelligenza artificiale e del machine learning come leve per migliorare l’efficienza dei processi interni e offrire servizi pubblici sempre più personalizzati, semplici e orientati ai bisogni reali dei cittadini.  

La trasformazione digitale è stata raccontata non solo come una questione di strumenti, ma come una sfida sistemica che coinvolge infrastrutture, sicurezza, competenze e sostenibilità. Il cloud e il Polo Strategico Nazionale rappresentano oggi i pilastri di un nuovo ecosistema digitale, progettato per garantire affidabilità, autonomia tecnologica e una gestione sicura dei dati pubblici. L’interoperabilità tra sistemi, insieme alla cybersecurity, assume un ruolo cruciale nel proteggere la fiducia dei cittadini e nel garantire continuità operativa alle amministrazioni.  

Accanto all’innovazione tecnologica, emerge con forza la necessità di una comunicazione pubblica efficace, capace di accompagnare il cambiamento e di rendere accessibile il valore generato. Le tecnologie, infatti, non possono essere considerate neutre: è fondamentale che siano utilizzate per creare valore pubblico, rafforzare la coesione sociale e generare impatti sostenibili, soprattutto nei contesti territoriali più fragili come i piccoli comuni.  

ForumPA ha tracciato un messaggio chiaro: la vera innovazione si realizza quando tecnologia, organizzazione e cultura amministrativa evolvono insieme, al servizio di una PA più trasparente, inclusiva e capace di anticipare i bisogni della società.  

 

Collaborazione e reti: la PA come motore collettivo di innovazione 

La Pubblica Amministrazione non può innovarsi da sola. È quanto emerso con chiarezza durante ForumPA, dove è stato evidenziato come reti, partenariati e percorsi di co-progettazione siano oggi strumenti imprescindibili per affrontare con efficacia le sfide della trasformazione. Le esperienze di smart city, innovazione territoriale e digitalizzazione nei piccoli comuni rappresentano esempi concreti di come la collaborazione possa generare impatto reale.  

Un elemento chiave emerso dal confronto è stato proprio il valore delle reti tra pubbliche amministrazioni. Antonella Proietti (ENEA) ha raccontato l’esperienza della rete dei Comitati Unici di Garanzia (CUG), che da oltre dieci anni coinvolge più di 450 enti pubblici in un lavoro condiviso su temi come sicurezza, benessere organizzativo, pari opportunità e linguaggio inclusivo. “Le reti sono fondamentali – ha sottolineato – perché si condivide l’esperienza di uno e si fa squadra. Da soli si riesce a cambiare poco. Le reti fanno la differenza”.  

Una rete ben strutturata diventa infatti un potente motore di diffusione delle buone pratiche, capace di affrontare con maggiore efficacia questioni cruciali come il contrasto alla violenza di genere, la promozione del benessere nei luoghi di lavoro e la parità.  

ForumPA 2025 ha restituito così l’immagine di una PA in fermento: consapevole delle sfide ma anche delle opportunità, pronta a mettersi in gioco con nuove parole chiave – competenze, fiducia, collaborazione – che diventano la base di una nuova cultura amministrativa.  

Per noi di Recrytera, da anni al fianco delle amministrazioni pubbliche nell’organizzazione dei concorsi, questa fase rappresenta una svolta: l’innovazione non riguarda solo gli strumenti, ma anche e soprattutto le persone. È da qui che passa la costruzione della Pubblica Amministrazione del futuro. 

 

Assunzioni Giovani nella Pubblica Amministrazione

Assunzioni Giovani nella Pubblica Amministrazione: misure e strategie del decreto PA

Con il nuovo decreto-legge n. 25 approvato il 14 marzo 2025, il Governo rilancia la sfida di rinnovare la Pubblica Amministrazione puntando con decisione sui giovani. In un contesto segnato da carenze di personale e dalla necessità di nuove competenze, arrivano misure concrete per attrarre nuove generazioni e stabilizzare chi ha già avviato un percorso nella PA.

Tra gli strumenti messi in campo, spicca l’introduzione di una quota specifica nelle assunzioni riservata a diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). Si tratta di una novità significativa, che riconosce il valore formativo degli ITS e apre la porta della PA a profili tecnici sempre più richiesti, in particolare nei settori dell’innovazione e del digitale. Questa misura è accompagnata dalla possibilità di trasformare i contratti a tempo determinato in rapporti stabili, a condizione che il servizio svolto sia valutato positivamente e che il candidato possegga i requisiti di accesso al pubblico impiego.

Accanto all’ampliamento delle opportunità per i nuovi ingressi, il decreto punta con forza anche alla stabilizzazione del personale già in servizio. In particolare, si favorisce la continuità dei contratti nell’ambito di amministrazioni strategiche come l’Agenzia Industrie Difesa e il Ministero dell’Interno, prevedendo il rinnovo di contratti di apprendistato e percorsi di stabilizzazione per figure tecniche già inserite con contratti a termine.

Grande attenzione nel decreto è dedicata anche al settore ambientale, con l’autorizzazione all’assunzione di cinquanta esperti altamente specializzati da inquadrare come funzionari. Una quota significativa di questi posti sarà riservata a chi, negli ultimi due anni, ha lavorato a vario titolo per il Ministero dell’Ambiente attraverso società partecipate. L’esperienza maturata sul campo diventa quindi un valore riconosciuto nei percorsi concorsuali, che verranno semplificati per garantire tempi rapidi e selezioni mirate.

Infine, per garantire la continuità dei servizi sociali, viene prorogato il termine per la stabilizzazione degli assistenti sociali assunti con contratti a tempo determinato. Una scelta che mira a tutelare figure chiave nel sostegno alle fasce più fragili della popolazione e a rafforzare l’efficacia dei servizi territoriali.

Il decreto si muove così su un doppio binario: da un lato attrae nuovi giovani talenti con percorsi dedicati e strumenti di formazione come il progetto “PA 110 e lode“; dall’altro consolida le posizioni di chi ha già dimostrato competenza e impegno nel servizio pubblico. Un passo importante verso una PA più giovane, preparata e stabile.

Decreto 25/2025 Ripam per i concorsi nei piccoli comuni

Decreto legge n. 25/2025: cosa cambia per i concorsi nei piccoli comuni

Il nuovo decreto legge n. 25/2025 introduce un cambiamento strutturale nel modo in cui le pubbliche amministrazioni gestiscono i concorsi pubblici. Al centro di questa riforma troviamo la Commissione RIPAM, che assume un ruolo centrale, operativo e strategico in quasi tutte le fasi delle procedure selettive, dando una risposta concreta alle difficoltà organizzative di molti enti locali, in particolare i comuni di piccole e medie dimensioni, spesso in difficoltà nel procedere con concorsi pubblici autonomi, tempestivi e trasparenti. Una misura pensata per semplificare, rendere più trasparente e rafforzare l’attrattività della PA come datore di lavoro.

 

Perché RIPAM diventa centrale nel decreto legge n. 25/2025

L’articolo 7 del decreto legge n. 25/2025 segna una svolta importante per il ruolo della Commissione RIPAM, che viene ufficialmente rafforzata come perno del nuovo sistema di reclutamento pubblico. In particolare, il legislatore affida alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di potenziare il Dipartimento della Funzione Pubblica, prevedendo l’istituzione di un nuovo ufficio dedicato, articolato in due servizi specifici. Questo nuovo assetto sarà supportato da un incremento dell’organico, grazie all’assegnazione fino a trenta unità di personale non dirigenziale. Tali unità potranno essere selezionate non solo all’interno dei ruoli della Presidenza, ma anche da altre amministrazioni pubbliche attraverso istituti di comando o aspettativa, ampliando così la flessibilità e la capacità operativa della struttura.

A completamento di questo rafforzamento, il decreto autorizza anche nuove risorse finanziarie da destinare al Formez PA, con l’obiettivo di sostenere lo svolgimento dei concorsi pubblici soprattutto nei comuni di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un intervento che punta non solo ad aumentare la capacità organizzativa della Commissione, ma anche a garantire un supporto concreto e qualificato agli enti locali che spesso incontrano difficoltà nella gestione autonoma delle selezioni.

Cosa potrà fare la Commissione RIPAM

Il decreto attribuisce alla Commissione RIPAM un ventaglio di nuove competenze che ne rafforzano sensibilmente il ruolo all’interno del sistema di reclutamento pubblico. In base ai nuovi commi inseriti all’articolo 35 del decreto legislativo 165/2001, la Commissione potrà essere coinvolta non solo su richiesta delle amministrazioni, ma anche su iniziativa diretta del Dipartimento della Funzione Pubblica. Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la possibilità, oggi prevista per legge, che RIPAM organizzi concorsi pubblici anche per singole amministrazioni e per una sola figura professionale. Questa opzione rappresenta un importante passo verso la flessibilità e la personalizzazione delle procedure, venendo incontro anche alle esigenze dei piccoli enti.

La Commissione è inoltre incaricata di gestire concorsi unici su scala nazionale, riservati a particolari finalità, come ad esempio la copertura delle quote d’obbligo previste dalla legge per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, oppure il reclutamento di esperti e profili tecnici altamente specializzati in ambito digitale e di cybersicurezza, con riferimento esplicito alla transizione digitale delle pubbliche amministrazioni. Non meno significativa è l’attribuzione a RIPAM del compito di pubblicare, attraverso il Portale unico del reclutamento, gli avvisi per la selezione di figure professionali a supporto dei processi valutativi, come esperti in risorse umane, psicologi del lavoro e valutatori delle competenze, da impiegare nelle commissioni esaminatrici dei concorsi.

Infine, la Commissione dovrà redigere e trasmettere annualmente al Parlamento e al Governo una relazione sullo stato del reclutamento pubblico, con particolare attenzione ai concorsi unici centralizzati. Questo compito, apparentemente formale, in realtà ha una valenza strategica, perché introduce un elemento di monitoraggio costante e di accountability nei confronti dell’intero sistema, favorendo il miglioramento continuo delle pratiche di selezione.

Esempio concreto di concorso: prima e dopo per un piccolo comune

PRIMA DEL DECRETO
Un comune di media grandezza doveva:

  • Progettare il concorso.
  • Reperire membri per la commissione esaminatrice.
  • Affrontare costi di logistica, vigilanza, correzione prove.
  • Gestire contenziosi e pubblicazione graduatorie.

DOPO IL DECRETO 25/2025
Lo stesso comune può:

  • Delegare l’intero concorso alla Commissione RIPAM (art. 35, comma 4-quinquies).
  • Usufruire di piattaforme centralizzate, personale esperto, graduatorie trasparenti.
  • Accedere a procedure digitalizzate e semplificate, grazie anche al supporto di Formez PA.

Meno frammentazione, più efficienza nella gestione dei concorsi

Il rafforzamento di RIPAM come soggetto centrale per il reclutamento rappresenta un cambio di paradigma: meno burocrazia per gli enti, più equità per i candidati, più velocità per lo Stato. Il nuovo sistema permette anche una maggiore omogeneità nei criteri di selezione, migliorando la qualità e la comparabilità dei concorsi su scala nazionale.

Chi è il DGE nei concorsi pubblici

Chi è il DGE nei concorsi pubblici: intervista a Pierluigi di Recrytera

L’organizzazione dei concorsi pubblici ha subito una trasformazione radicale grazie alla digitalizzazione e all’innovazione nei processi logistici. Per approfondire il ruolo cruciale del Delegato Generale di Evento (DGE), abbiamo intervistato Pierluigi, professionista di Recrytera, che ci ha raccontato la sua esperienza e le sfide del settore.

Intervista a Pierluigi

Salve Pierluigi. Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande sul tuo lavoro di DGE presso Recrytera.

Cosa ti ha spinto verso questa professione?

“Ho sempre avuto un forte interesse per l’organizzazione e la gestione, unito alla passione per l’innovazione tecnologica. Lavorare nella gestione di concorsi pubblici mi permette di conciliare la mia propensione per la logistica con il desiderio di contribuire a un processo che offre opportunità e trasparenza a tutti. In particolare, la digitalizzazione ha aperto nuovi orizzonti in questo campo, rendendo la gestione più trasparente e accessibile.”

Quali sono i compiti del DGE?

“Il DGE è il responsabile della gestione del magazzino del territorio ad esso affidato, organizzando i movimenti di tutto il materiale inventariato tramite un software di gestione ERP. Si occupa anche di formare, gestire e convocare le squadre di tecnici che lo supportano durante l’espletamento delle prove in digitale, provvedendo, se necessario, alla richiesta di trasferte (prenotazione hotel, noleggio veicoli di trasporto) per eventi fuori dalla zona in cui è collocato il magazzino. Inoltre, si assicura del corretto allestimento degli spazi concorsuali prima degli eventi e gestisce la creazione delle prove sulla piattaforma digitale, interfacciandosi con i membri della commissione esaminatrice e infine guidandoli nella corretta procedura di correzione anonima. Infine, forma e gestisce le squadre esterne di accoglienza e vigilanza per garantire il corretto svolgimento delle prove.”

Quali sono le competenze necessarie per diventare delegato generale di un evento?

“Le competenze principali includono una solida conoscenza della normativa sui concorsi pubblici e delle piattaforme digitali utilizzate. È fondamentale avere capacità di gestione del tempo, problem-solving e una buona predisposizione al lavoro in team. Inoltre, è necessario possedere capacità di controllo sui ruoli di tutto il personale coinvolto nelle procedure concorsuali, per assicurare che ogni fase del processo si svolga in modo efficiente e conforme agli standard.”

Puoi dirci qualcosa sulla tipologia di attività di cui si occupa la tua professione?

“La mia professione riguarda la gestione dell’evento concorsuale in tutte le sue fasi operative. Mi occupo dell’organizzazione del personale coinvolto, della creazione delle prove in digitale e della gestione di queste sulla nostra piattaforma concorsi. Il mio compito include anche l’allestimento degli spazi concorsuali e la supervisione delle prove. Inoltre, garantisco il supporto alle commissioni esaminatrici per tutta la durata delle prove concorsuali, assicurandomi che le loro richieste vengano soddisfatte e che il processo si svolga in modo fluido.”

In che modo Recrytera ti informa su questi concorsi?

“La nostra azienda ci informa tramite comunicazioni che arrivano direttamente nella casella di posta del profilo aziendale. Un altro mezzo fondamentale di condivisione delle informazioni di ogni concorso assegnato a un DGE è la piattaforma SharePoint di Microsoft, dove in tempo reale sono aggiornate tutte le informazioni relative ai concorsi. Inoltre, oltre alle riunioni di aggiornamento settimanali, ogni Responsabile delle Procedure mantiene un contatto diretto con i DGE per aggiornarli su tutte le particolarità e necessità di ogni evento assegnato.”

Per le diverse tipologie di reclutamento, hai sempre lo stesso approccio oppure cambia a seconda dell’evento da gestire?

“Come DGE, il mio compito è quello di mantenere alto lo standard dei servizi offerti dalla mia azienda, a prescindere dall’entità dell’evento. Sebbene le specificità possano variare, l’obiettivo è sempre garantire un’organizzazione impeccabile, rispettando i tempi e le modalità stabilite.”

Quali sono le principali sfide che un DGE affronta nella gestione di un concorso pubblico?

“Una delle principali sfide è sicuramente la gestione della complessità burocratica e la coordinazione di tutti gli attori coinvolti. Un’altra difficoltà è mantenere il focus e la calma nelle situazioni di nervosismo o difficoltà, che possono verificarsi durante l’espletamento delle prove, soprattutto in contesti ad alta pressione.”

Come è cambiato il settore dei concorsi negli ultimi anni e quale ruolo gioca la digitalizzazione?

“Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha trasformato radicalmente il nostro settore. Prima, gran parte delle attività erano manuali e cartacee, ma oggi possiamo gestire tutto online, dalle iscrizioni alle valutazioni. Questo ha reso i concorsi più accessibili e trasparenti, riducendo notevolmente i tempi di gestione e aumentando la sicurezza dei dati. La digitalizzazione ci permette anche di raccogliere e analizzare i dati in modo più preciso, migliorando costantemente i processi.”

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere questa carriera?

“Consiglio di avere una solida formazione nelle normative pubbliche e nella gestione di eventi, nonché di sviluppare competenze in ambito digitale, poiché la tecnologia è ormai fondamentale. Inoltre, la capacità di lavorare sotto pressione e una buona gestione del tempo sono abilità cruciali. Consiglio anche di rimanere aggiornati sulle novità normative e sulle nuove tecnologie che stanno cambiando il settore.”

In che modo Recrytera ha innovato la gestione dei concorsi rispetto ai metodi tradizionali?

“La nostra azienda ha brevettato una metodologia pensata per automatizzare e velocizzare le attività di selezione, migliorando l’intera gestione e integrando al meglio tutti i processi organizzativi e produttivi. Questo sistema digitale ad alta affidabilità assicura meritocrazia ed equità in tutte le sue fasi, nonché immodificabilità, inalterabilità e anonimizzazione dei dati. Oltre a garantire un notevole risparmio ecologico eliminando la carta, questa innovazione ha ottimizzato i tempi e la qualità del servizio.”

L’intervista a Pierluigi ci ha permesso di comprendere il valore e la complessità del ruolo di DGE. Grazie alla digitalizzazione e a strumenti avanzati, il settore dei concorsi pubblici sta diventando sempre più efficiente, garantendo trasparenza e accessibilità a tutti i candidati.

Concorsi categorie protette: garantiamo le pari opportunità

Pari opportunità per le categorie protette nei concorsi pubblici: un modello di inclusività

L’11 marzo, presso la Fiera di Roma, abbiamo gestito per ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) il concorso per 74 Assistenti Categorie Protette, pronti ad accogliere 2.359 candidati in uno spazio totalmente agibile e strutturato per garantire pari opportunità a tutti.

L’accessibilità e l’inclusione sono fondamentali nei concorsi pubblici, specialmente in quelli per le categorie protette. L’organizzazione di selezioni in una sede ben attrezzata, anziché in remoto, è essenziale per assicurare un ambiente equo, accogliente e conforme alle esigenze di tutti i candidati.

In una sede adeguata, infatti, i candidati con disabilità possono contare su supporti specifici, assistenza qualificata immediata e condizioni ottimali che riducono il rischio di difficoltà tecniche o di isolamento. La presenza di personale esperto e di strumenti accessibili consente di affrontare eventuali necessità in tempo reale, garantendo un’esperienza di selezione più serena e senza ostacoli.

Un evento all’insegna dell’inclusione e dell’efficienza

Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo predisposto un team dedicato di oltre 70 unità, composto da:

  • Tecnici specializzati per il supporto informatico e logistico.
  • Hostess per il riconoscimento dei candidati e il tutoraggio durante l’evento.
  • Interpreti LIS per facilitare la comunicazione con i partecipanti non udenti.
  • Addetti alla sorveglianza per garantire ordine e sicurezza durante la prova.

Accessibilità totale e supporto personalizzato 

Abbiamo strutturato l’evento in un ambiente che garantisse il massimo comfort e la piena accessibilità:

  • Un padiglione principale con 2.496 posti a sedere, pensato per accogliere tutti i candidati in un’unica area senza barriere.
  • Un padiglione di accoglienza per la registrazione e le informazioni.
  • Una nursery dedicata, a supporto di chi avesse necessità di assistenza familiare.
  • Una postazione Priority per rispondere alle esigenze specifiche dei candidati con disabilità particolare, garantendo un accesso agevolato e un supporto mirato.

Tecnologia inclusiva per una selezione equa

L’uso della tecnologia è stato centrale nel garantire un’esperienza equa e priva di ostacoli. I candidati hanno avuto a disposizione tablet configurati per le diverse esigenze, permettendo un accesso personalizzato alla prova e riducendo al minimo eventuali difficoltà tecniche.

Efficienza organizzativa: tempi ottimizzati e rispetto delle necessità individuali

L’evento è stato organizzato per garantire una gestione fluida e ottimizzata del tempo per ridurre al minimo il disagio dei partecipanti: in appena 180 minuti totali, dall’ingresso all’uscita dei candidati (identificazione, check-in, consegna tablet e check-out) e 60 minuti di prova, con un’estensione di 18 minuti aggiuntivi per chi ne aveva diritto.

Un impegno concreto per la parità di accesso

Questo evento rappresenta un esempio concreto di come un concorso pubblico possa essere organizzato per garantire pari opportunità, inclusività ed efficienza. L’impegno nel creare ambienti accoglienti e accessibili è fondamentale per promuovere selezioni sempre più rispettose della diversità e dei diritti di tutti i candidati.

Continueremo a lavorare per rendere i concorsi pubblici un modello di inclusione, dimostrando che accessibilità e innovazione possono andare di pari passo nel garantire un futuro più equo per tutti.

 

ITS Academy e il Decreto PA: nuove opportunità per i giovani diplomati

ITS Academy e il Decreto PA: nuove opportunità di lavoro per i giovani diplomati

Il tema della formazione tecnica superiore ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo sempre più centrale nel panorama educativo e lavorativo. Gli ITS Academy, ovvero gli Istituti Tecnologici Superiori, rappresentano un ponte tra scuola e mondo del lavoro, offrendo percorsi formativi altamente specializzati e allineati alle esigenze delle imprese private e della pubblica amministrazione. Con l’introduzione del Decreto PA, il governo ha rafforzato ulteriormente queste istituzioni, offrendo ai diplomati ITS maggiori possibilità di inserimento professionale nella PA e nel settore privato. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a riguardo, ha dichiarato: “Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede misure necessarie e urgenti volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”. Ma vediamo cosa sono gli ITS Academy e le nuove opportunità che il decreto PA offre ai giovani diplomati che intraprendono questo percorso.

Cosa sono gli ITS Academy?

Gli ITS Academy sono istituti post-diploma di alta specializzazione tecnologica che forniscono competenze pratiche e teoriche nei settori strategici per l’economia del Paese. Questi percorsi formativi, della durata di due anni, sono sviluppati in collaborazione con aziende, enti pubblici e università, garantendo un’alta percentuale di occupabilità per i diplomati.

I settori principali in cui operano gli ITS Academy includono:

  • Meccanica e Automazione Industriale
  • Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
  • Efficienza energetica e sostenibilità
  • Mobilità sostenibile e logistica
  • Turismo e beni culturali
  • Nuove tecnologie per il Made in Italy

Grazie a una didattica basata su laboratori, stage in azienda e docenti provenienti dal mondo del lavoro, gli ITS Academy offrono un’alternativa concreta all’università per chi desidera entrare rapidamente nel mercato del lavoro con una formazione mirata.

Il Decreto PA e le nuove opportunità per i diplomati ITS

Con il Decreto PA, il governo ha introdotto una serie di misure volte a migliorare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro, in particolare nella Pubblica Amministrazione. Una delle novità più rilevanti riguarda proprio gli ITS Academy, riconosciuti come percorsi formativi strategici per il futuro del Paese.

Le principali novità introdotte dal Decreto PA includono:

  • Facilitazioni per l’accesso ai concorsi pubblici: i diplomati ITS Academy potranno partecipare a specifici concorsi pubblici con requisiti semplificati, ampliando così le loro opportunità di impiego nella Pubblica Amministrazione.
  • Potenziamento delle borse di studio: grazie a nuovi finanziamenti, un numero maggiore di studenti potrà accedere agli ITS Academy senza barriere economiche.
  • Incentivi per le aziende che assumono diplomati ITS: il decreto prevede agevolazioni fiscali per le imprese che integrano nel proprio organico giovani formati in questi istituti.
  • Maggiore collaborazione tra ITS e PA: vengono incentivati stage e tirocini formativi presso enti pubblici, consentendo agli studenti di acquisire esperienza pratica direttamente nelle amministrazioni locali e centrali.

 

Come i giovani diplomati ITS trovano più facilmente lavoro

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, oltre l’80% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno dalla conclusione del percorso formativo, spesso in settori ad alta richiesta di personale qualificato. L’introduzione del Decreto PA non solo rafforza questo modello di formazione, ma lo rende ancora più attrattivo per i giovani diplomati.

Per chi è alla ricerca di un’opportunità concreta nel mondo del lavoro senza dover intraprendere un lungo percorso universitario, gli ITS Academy rappresentano una scelta strategica. Con il supporto del Decreto PA, il loro ruolo diventa ancora più centrale nel ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, contribuendo alla crescita economica del settore pubblico.

Grazie al Decreto PA, gli ITS Academy si affermano sempre più come una soluzione efficace per i giovani diplomati che desiderano entrare rapidamente nel mondo del lavoro con competenze specializzate. Le nuove misure favoriscono non solo l’inserimento dei giovani nella Pubblica Amministrazione, ma di assumere, come funzionari, i diplomati ITS, dandogli la possibilità nel frattempo di conseguire una laurea, attraverso progetti come “PA 110 e lode” che mirano a promuovere la formazione avanzata dei dipendenti pubblici, offrendo loro l’opportunità di accedere a corsi di laurea, master e percorsi di specializzazione a condizioni agevolate.