Decreto 25/2025 Ripam per i concorsi nei piccoli comuni

Decreto legge n. 25/2025: cosa cambia per i concorsi nei piccoli comuni

Il nuovo decreto legge n. 25/2025 introduce un cambiamento strutturale nel modo in cui le pubbliche amministrazioni gestiscono i concorsi pubblici. Al centro di questa riforma troviamo la Commissione RIPAM, che assume un ruolo centrale, operativo e strategico in quasi tutte le fasi delle procedure selettive, dando una risposta concreta alle difficoltà organizzative di molti enti locali, in particolare i comuni di piccole e medie dimensioni, spesso in difficoltà nel procedere con concorsi pubblici autonomi, tempestivi e trasparenti. Una misura pensata per semplificare, rendere più trasparente e rafforzare l’attrattività della PA come datore di lavoro.

 

Perché RIPAM diventa centrale nel decreto legge n. 25/2025

L’articolo 7 del decreto legge n. 25/2025 segna una svolta importante per il ruolo della Commissione RIPAM, che viene ufficialmente rafforzata come perno del nuovo sistema di reclutamento pubblico. In particolare, il legislatore affida alla Presidenza del Consiglio dei Ministri il compito di potenziare il Dipartimento della Funzione Pubblica, prevedendo l’istituzione di un nuovo ufficio dedicato, articolato in due servizi specifici. Questo nuovo assetto sarà supportato da un incremento dell’organico, grazie all’assegnazione fino a trenta unità di personale non dirigenziale. Tali unità potranno essere selezionate non solo all’interno dei ruoli della Presidenza, ma anche da altre amministrazioni pubbliche attraverso istituti di comando o aspettativa, ampliando così la flessibilità e la capacità operativa della struttura.

A completamento di questo rafforzamento, il decreto autorizza anche nuove risorse finanziarie da destinare al Formez PA, con l’obiettivo di sostenere lo svolgimento dei concorsi pubblici soprattutto nei comuni di piccole e medie dimensioni. Si tratta di un intervento che punta non solo ad aumentare la capacità organizzativa della Commissione, ma anche a garantire un supporto concreto e qualificato agli enti locali che spesso incontrano difficoltà nella gestione autonoma delle selezioni.

Cosa potrà fare la Commissione RIPAM

Il decreto attribuisce alla Commissione RIPAM un ventaglio di nuove competenze che ne rafforzano sensibilmente il ruolo all’interno del sistema di reclutamento pubblico. In base ai nuovi commi inseriti all’articolo 35 del decreto legislativo 165/2001, la Commissione potrà essere coinvolta non solo su richiesta delle amministrazioni, ma anche su iniziativa diretta del Dipartimento della Funzione Pubblica. Una delle innovazioni più rilevanti riguarda la possibilità, oggi prevista per legge, che RIPAM organizzi concorsi pubblici anche per singole amministrazioni e per una sola figura professionale. Questa opzione rappresenta un importante passo verso la flessibilità e la personalizzazione delle procedure, venendo incontro anche alle esigenze dei piccoli enti.

La Commissione è inoltre incaricata di gestire concorsi unici su scala nazionale, riservati a particolari finalità, come ad esempio la copertura delle quote d’obbligo previste dalla legge per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, oppure il reclutamento di esperti e profili tecnici altamente specializzati in ambito digitale e di cybersicurezza, con riferimento esplicito alla transizione digitale delle pubbliche amministrazioni. Non meno significativa è l’attribuzione a RIPAM del compito di pubblicare, attraverso il Portale unico del reclutamento, gli avvisi per la selezione di figure professionali a supporto dei processi valutativi, come esperti in risorse umane, psicologi del lavoro e valutatori delle competenze, da impiegare nelle commissioni esaminatrici dei concorsi.

Infine, la Commissione dovrà redigere e trasmettere annualmente al Parlamento e al Governo una relazione sullo stato del reclutamento pubblico, con particolare attenzione ai concorsi unici centralizzati. Questo compito, apparentemente formale, in realtà ha una valenza strategica, perché introduce un elemento di monitoraggio costante e di accountability nei confronti dell’intero sistema, favorendo il miglioramento continuo delle pratiche di selezione.

Esempio concreto di concorso: prima e dopo per un piccolo comune

PRIMA DEL DECRETO
Un comune di media grandezza doveva:

  • Progettare il concorso.
  • Reperire membri per la commissione esaminatrice.
  • Affrontare costi di logistica, vigilanza, correzione prove.
  • Gestire contenziosi e pubblicazione graduatorie.

DOPO IL DECRETO 25/2025
Lo stesso comune può:

  • Delegare l’intero concorso alla Commissione RIPAM (art. 35, comma 4-quinquies).
  • Usufruire di piattaforme centralizzate, personale esperto, graduatorie trasparenti.
  • Accedere a procedure digitalizzate e semplificate, grazie anche al supporto di Formez PA.

Meno frammentazione, più efficienza nella gestione dei concorsi

Il rafforzamento di RIPAM come soggetto centrale per il reclutamento rappresenta un cambio di paradigma: meno burocrazia per gli enti, più equità per i candidati, più velocità per lo Stato. Il nuovo sistema permette anche una maggiore omogeneità nei criteri di selezione, migliorando la qualità e la comparabilità dei concorsi su scala nazionale.

Chi è il DGE nei concorsi pubblici

Chi è il DGE nei concorsi pubblici: intervista a Pierluigi di Recrytera

L’organizzazione dei concorsi pubblici ha subito una trasformazione radicale grazie alla digitalizzazione e all’innovazione nei processi logistici. Per approfondire il ruolo cruciale del Delegato Generale di Evento (DGE), abbiamo intervistato Pierluigi, professionista di Recrytera, che ci ha raccontato la sua esperienza e le sfide del settore.

Intervista a Pierluigi

Salve Pierluigi. Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande sul tuo lavoro di DGE presso Recrytera.

Cosa ti ha spinto verso questa professione?

“Ho sempre avuto un forte interesse per l’organizzazione e la gestione, unito alla passione per l’innovazione tecnologica. Lavorare nella gestione di concorsi pubblici mi permette di conciliare la mia propensione per la logistica con il desiderio di contribuire a un processo che offre opportunità e trasparenza a tutti. In particolare, la digitalizzazione ha aperto nuovi orizzonti in questo campo, rendendo la gestione più trasparente e accessibile.”

Quali sono i compiti del DGE?

“Il DGE è il responsabile della gestione del magazzino del territorio ad esso affidato, organizzando i movimenti di tutto il materiale inventariato tramite un software di gestione ERP. Si occupa anche di formare, gestire e convocare le squadre di tecnici che lo supportano durante l’espletamento delle prove in digitale, provvedendo, se necessario, alla richiesta di trasferte (prenotazione hotel, noleggio veicoli di trasporto) per eventi fuori dalla zona in cui è collocato il magazzino. Inoltre, si assicura del corretto allestimento degli spazi concorsuali prima degli eventi e gestisce la creazione delle prove sulla piattaforma digitale, interfacciandosi con i membri della commissione esaminatrice e infine guidandoli nella corretta procedura di correzione anonima. Infine, forma e gestisce le squadre esterne di accoglienza e vigilanza per garantire il corretto svolgimento delle prove.”

Quali sono le competenze necessarie per diventare delegato generale di un evento?

“Le competenze principali includono una solida conoscenza della normativa sui concorsi pubblici e delle piattaforme digitali utilizzate. È fondamentale avere capacità di gestione del tempo, problem-solving e una buona predisposizione al lavoro in team. Inoltre, è necessario possedere capacità di controllo sui ruoli di tutto il personale coinvolto nelle procedure concorsuali, per assicurare che ogni fase del processo si svolga in modo efficiente e conforme agli standard.”

Puoi dirci qualcosa sulla tipologia di attività di cui si occupa la tua professione?

“La mia professione riguarda la gestione dell’evento concorsuale in tutte le sue fasi operative. Mi occupo dell’organizzazione del personale coinvolto, della creazione delle prove in digitale e della gestione di queste sulla nostra piattaforma concorsi. Il mio compito include anche l’allestimento degli spazi concorsuali e la supervisione delle prove. Inoltre, garantisco il supporto alle commissioni esaminatrici per tutta la durata delle prove concorsuali, assicurandomi che le loro richieste vengano soddisfatte e che il processo si svolga in modo fluido.”

In che modo Recrytera ti informa su questi concorsi?

“La nostra azienda ci informa tramite comunicazioni che arrivano direttamente nella casella di posta del profilo aziendale. Un altro mezzo fondamentale di condivisione delle informazioni di ogni concorso assegnato a un DGE è la piattaforma SharePoint di Microsoft, dove in tempo reale sono aggiornate tutte le informazioni relative ai concorsi. Inoltre, oltre alle riunioni di aggiornamento settimanali, ogni Responsabile delle Procedure mantiene un contatto diretto con i DGE per aggiornarli su tutte le particolarità e necessità di ogni evento assegnato.”

Per le diverse tipologie di reclutamento, hai sempre lo stesso approccio oppure cambia a seconda dell’evento da gestire?

“Come DGE, il mio compito è quello di mantenere alto lo standard dei servizi offerti dalla mia azienda, a prescindere dall’entità dell’evento. Sebbene le specificità possano variare, l’obiettivo è sempre garantire un’organizzazione impeccabile, rispettando i tempi e le modalità stabilite.”

Quali sono le principali sfide che un DGE affronta nella gestione di un concorso pubblico?

“Una delle principali sfide è sicuramente la gestione della complessità burocratica e la coordinazione di tutti gli attori coinvolti. Un’altra difficoltà è mantenere il focus e la calma nelle situazioni di nervosismo o difficoltà, che possono verificarsi durante l’espletamento delle prove, soprattutto in contesti ad alta pressione.”

Come è cambiato il settore dei concorsi negli ultimi anni e quale ruolo gioca la digitalizzazione?

“Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha trasformato radicalmente il nostro settore. Prima, gran parte delle attività erano manuali e cartacee, ma oggi possiamo gestire tutto online, dalle iscrizioni alle valutazioni. Questo ha reso i concorsi più accessibili e trasparenti, riducendo notevolmente i tempi di gestione e aumentando la sicurezza dei dati. La digitalizzazione ci permette anche di raccogliere e analizzare i dati in modo più preciso, migliorando costantemente i processi.”

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere questa carriera?

“Consiglio di avere una solida formazione nelle normative pubbliche e nella gestione di eventi, nonché di sviluppare competenze in ambito digitale, poiché la tecnologia è ormai fondamentale. Inoltre, la capacità di lavorare sotto pressione e una buona gestione del tempo sono abilità cruciali. Consiglio anche di rimanere aggiornati sulle novità normative e sulle nuove tecnologie che stanno cambiando il settore.”

In che modo Recrytera ha innovato la gestione dei concorsi rispetto ai metodi tradizionali?

“La nostra azienda ha brevettato una metodologia pensata per automatizzare e velocizzare le attività di selezione, migliorando l’intera gestione e integrando al meglio tutti i processi organizzativi e produttivi. Questo sistema digitale ad alta affidabilità assicura meritocrazia ed equità in tutte le sue fasi, nonché immodificabilità, inalterabilità e anonimizzazione dei dati. Oltre a garantire un notevole risparmio ecologico eliminando la carta, questa innovazione ha ottimizzato i tempi e la qualità del servizio.”

L’intervista a Pierluigi ci ha permesso di comprendere il valore e la complessità del ruolo di DGE. Grazie alla digitalizzazione e a strumenti avanzati, il settore dei concorsi pubblici sta diventando sempre più efficiente, garantendo trasparenza e accessibilità a tutti i candidati.

Concorsi categorie protette: garantiamo le pari opportunità

Pari opportunità per le categorie protette nei concorsi pubblici: un modello di inclusività

L’11 marzo, presso la Fiera di Roma, abbiamo gestito per ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) il concorso per 74 Assistenti Categorie Protette, pronti ad accogliere 2.359 candidati in uno spazio totalmente agibile e strutturato per garantire pari opportunità a tutti.

L’accessibilità e l’inclusione sono fondamentali nei concorsi pubblici, specialmente in quelli per le categorie protette. L’organizzazione di selezioni in una sede ben attrezzata, anziché in remoto, è essenziale per assicurare un ambiente equo, accogliente e conforme alle esigenze di tutti i candidati.

In una sede adeguata, infatti, i candidati con disabilità possono contare su supporti specifici, assistenza qualificata immediata e condizioni ottimali che riducono il rischio di difficoltà tecniche o di isolamento. La presenza di personale esperto e di strumenti accessibili consente di affrontare eventuali necessità in tempo reale, garantendo un’esperienza di selezione più serena e senza ostacoli.

Un evento all’insegna dell’inclusione e dell’efficienza

Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo predisposto un team dedicato di oltre 70 unità, composto da:

  • Tecnici specializzati per il supporto informatico e logistico.
  • Hostess per il riconoscimento dei candidati e il tutoraggio durante l’evento.
  • Interpreti LIS per facilitare la comunicazione con i partecipanti non udenti.
  • Addetti alla sorveglianza per garantire ordine e sicurezza durante la prova.

Accessibilità totale e supporto personalizzato 

Abbiamo strutturato l’evento in un ambiente che garantisse il massimo comfort e la piena accessibilità:

  • Un padiglione principale con 2.496 posti a sedere, pensato per accogliere tutti i candidati in un’unica area senza barriere.
  • Un padiglione di accoglienza per la registrazione e le informazioni.
  • Una nursery dedicata, a supporto di chi avesse necessità di assistenza familiare.
  • Una postazione Priority per rispondere alle esigenze specifiche dei candidati con disabilità particolare, garantendo un accesso agevolato e un supporto mirato.

Tecnologia inclusiva per una selezione equa

L’uso della tecnologia è stato centrale nel garantire un’esperienza equa e priva di ostacoli. I candidati hanno avuto a disposizione tablet configurati per le diverse esigenze, permettendo un accesso personalizzato alla prova e riducendo al minimo eventuali difficoltà tecniche.

Efficienza organizzativa: tempi ottimizzati e rispetto delle necessità individuali

L’evento è stato organizzato per garantire una gestione fluida e ottimizzata del tempo per ridurre al minimo il disagio dei partecipanti: in appena 180 minuti totali, dall’ingresso all’uscita dei candidati (identificazione, check-in, consegna tablet e check-out) e 60 minuti di prova, con un’estensione di 18 minuti aggiuntivi per chi ne aveva diritto.

Un impegno concreto per la parità di accesso

Questo evento rappresenta un esempio concreto di come un concorso pubblico possa essere organizzato per garantire pari opportunità, inclusività ed efficienza. L’impegno nel creare ambienti accoglienti e accessibili è fondamentale per promuovere selezioni sempre più rispettose della diversità e dei diritti di tutti i candidati.

Continueremo a lavorare per rendere i concorsi pubblici un modello di inclusione, dimostrando che accessibilità e innovazione possono andare di pari passo nel garantire un futuro più equo per tutti.

 

ITS Academy e il Decreto PA: nuove opportunità per i giovani diplomati

ITS Academy e il Decreto PA: nuove opportunità di lavoro per i giovani diplomati

Il tema della formazione tecnica superiore ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo sempre più centrale nel panorama educativo e lavorativo. Gli ITS Academy, ovvero gli Istituti Tecnologici Superiori, rappresentano un ponte tra scuola e mondo del lavoro, offrendo percorsi formativi altamente specializzati e allineati alle esigenze delle imprese private e della pubblica amministrazione. Con l’introduzione del Decreto PA, il governo ha rafforzato ulteriormente queste istituzioni, offrendo ai diplomati ITS maggiori possibilità di inserimento professionale nella PA e nel settore privato. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a riguardo, ha dichiarato: “Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede misure necessarie e urgenti volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”. Ma vediamo cosa sono gli ITS Academy e le nuove opportunità che il decreto PA offre ai giovani diplomati che intraprendono questo percorso.

Cosa sono gli ITS Academy?

Gli ITS Academy sono istituti post-diploma di alta specializzazione tecnologica che forniscono competenze pratiche e teoriche nei settori strategici per l’economia del Paese. Questi percorsi formativi, della durata di due anni, sono sviluppati in collaborazione con aziende, enti pubblici e università, garantendo un’alta percentuale di occupabilità per i diplomati.

I settori principali in cui operano gli ITS Academy includono:

  • Meccanica e Automazione Industriale
  • Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
  • Efficienza energetica e sostenibilità
  • Mobilità sostenibile e logistica
  • Turismo e beni culturali
  • Nuove tecnologie per il Made in Italy

Grazie a una didattica basata su laboratori, stage in azienda e docenti provenienti dal mondo del lavoro, gli ITS Academy offrono un’alternativa concreta all’università per chi desidera entrare rapidamente nel mercato del lavoro con una formazione mirata.

Il Decreto PA e le nuove opportunità per i diplomati ITS

Con il Decreto PA, il governo ha introdotto una serie di misure volte a migliorare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro, in particolare nella Pubblica Amministrazione. Una delle novità più rilevanti riguarda proprio gli ITS Academy, riconosciuti come percorsi formativi strategici per il futuro del Paese.

Le principali novità introdotte dal Decreto PA includono:

  • Facilitazioni per l’accesso ai concorsi pubblici: i diplomati ITS Academy potranno partecipare a specifici concorsi pubblici con requisiti semplificati, ampliando così le loro opportunità di impiego nella Pubblica Amministrazione.
  • Potenziamento delle borse di studio: grazie a nuovi finanziamenti, un numero maggiore di studenti potrà accedere agli ITS Academy senza barriere economiche.
  • Incentivi per le aziende che assumono diplomati ITS: il decreto prevede agevolazioni fiscali per le imprese che integrano nel proprio organico giovani formati in questi istituti.
  • Maggiore collaborazione tra ITS e PA: vengono incentivati stage e tirocini formativi presso enti pubblici, consentendo agli studenti di acquisire esperienza pratica direttamente nelle amministrazioni locali e centrali.

 

Come i giovani diplomati ITS trovano più facilmente lavoro

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, oltre l’80% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno dalla conclusione del percorso formativo, spesso in settori ad alta richiesta di personale qualificato. L’introduzione del Decreto PA non solo rafforza questo modello di formazione, ma lo rende ancora più attrattivo per i giovani diplomati.

Per chi è alla ricerca di un’opportunità concreta nel mondo del lavoro senza dover intraprendere un lungo percorso universitario, gli ITS Academy rappresentano una scelta strategica. Con il supporto del Decreto PA, il loro ruolo diventa ancora più centrale nel ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, contribuendo alla crescita economica del settore pubblico.

Grazie al Decreto PA, gli ITS Academy si affermano sempre più come una soluzione efficace per i giovani diplomati che desiderano entrare rapidamente nel mondo del lavoro con competenze specializzate. Le nuove misure favoriscono non solo l’inserimento dei giovani nella Pubblica Amministrazione, ma di assumere, come funzionari, i diplomati ITS, dandogli la possibilità nel frattempo di conseguire una laurea, attraverso progetti come “PA 110 e lode” che mirano a promuovere la formazione avanzata dei dipendenti pubblici, offrendo loro l’opportunità di accedere a corsi di laurea, master e percorsi di specializzazione a condizioni agevolate.

La PA è sempre più un’opportunità per i giovani in cerca di lavoro

La PA è sempre più un’opportunità per i giovani in cerca di lavoro

Le ambizioni dei giovani italiani sembrano ben allineate con le nuove opportunità offerte dalla Pubblica Amministrazione. I ragazzi mostrano un apprezzamento per alcuni cambiamenti in corso, come l’importanza data al merito e la digitalizzazione dei servizi pubblici. Tra i fattori più valorizzati emergono la qualità del lavoro, le garanzie offerte, i percorsi di carriera e anche il tempo libero. Inoltre, iniziative come il portale inPA dedicato ai concorsi pubblici, stanno catturando l’interesse delle nuove generazioni.

I dati dell’indagine Formez-Censis

Questi dati provengono dal rapporto redatto da Formez e Censis, intitolato “Il lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni”, uno studio pensato per comprendere le opinioni dei giovani e valutare come avvicinarli al settore pubblico.
L’indagine, che ha coinvolto un campione rappresentativo di giovani tra i 18 e i 35 anni non impiegati nella PA, ha rivelato dati interessanti sulle loro preferenze lavorative:
• L’87,9% desidera un’occupazione che consenta di mantenere tempo per le relazioni personali.
• L’81,1% considera fondamentale una chiara separazione tra lavoro e vita privata.
• Circa il 50% riduce al minimo l’impegno se il lavoro nella pa non è coinvolgente o appagante.

Inoltre, è emerso che un giovane su 3 degli aventi diritto ha partecipato a concorsi per assunzioni nella PA e di questi il 57,1% di chi ha partecipato è già occupato. Dato interessante che dimostra come il lavoro nella PA è visto come un possibile traguardo da conseguire per il miglioramento del proprio percorso professionale.

Condizioni economiche e ambientali: le priorità dei giovani

L’indagine ha evidenziato anche una forte attenzione alle condizioni economiche e ambientali del lavoro:
• Il 47,4% richiede un reddito adeguato per i propri progetti di vita, con una maggiore richiesta tra le donne rispetto agli uomini.
• Il 32,3% ritiene essenziale lavorare in un ambiente piacevole e collaborativo.
• Il 23,2% aspira a un lavoro che premi il merito, mentre il 21,5% desidera concrete possibilità di carriera.

Da non sottovalutare anche le riflessioni dei giovani intervistati riguardanti la pubblica amministrazione e i cittadini: auspicano, infatti, la semplificazione amministrativa, con taglio della burocrazia e procedure semplificate (il 54,3%) e la centralità dei bisogni dei cittadini, a cominciare dai più vulnerabili (il 39,2%).

La digitalizzazione come leva di attrazione

La digitalizzazione è uno dei temi cruciali per i giovani: il 60,2% valuta positivamente l’innovazione nei servizi pubblici, ritenendo che abbia migliorato l’efficienza e la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini. Questo sottolinea come la PA stia diventando un ambiente sempre più moderno e in linea con le aspettative delle nuove generazioni.

Le nuove misure: vantaggi concreti per i giovani

Le recenti misure di rinnovo del contratto 2022-2024 per il comparto Funzioni centrali della PA rappresentano un segnale concreto del cambiamento in atto. Gli aumenti retributivi e l’introduzione di modalità di lavoro più flessibili, come l’ampliamento dello smart working e la settimana corta, rispondono direttamente a molte delle aspettative dei giovani italiani.
Queste iniziative mirano non solo a rendere il lavoro nella PA più attrattiva, ma anche a valorizzare il merito e a migliorare l’equilibrio tra vita privata e professionale.

In un momento storico in cui qualità della vita, benessere e riconoscimento delle capacità individuali sono valori prioritari, la PA si presenta come una scelta valida e sostenibile per i giovani in cerca di un percorso professionale. La combinazione di sicurezza lavorativa, possibilità di crescita e un ambiente sempre più innovativo rende il settore pubblico una reale opportunità per costruire una carriera che abbia impatto sulla società e risponda alle ambizioni personali.

tablet contro lo stress dei candidati ai concorsi

Concorsi con tablet vs. Proctoring: quali implicazioni per lo stress dei candidati?

La preparazione per i concorsi pubblici richiede un impegno significativo e una strategia ben definita; tuttavia, spesso è accompagnata da un livello considerevole di stress per gli aspiranti candidati. La gestione degli studi e della vita personale può essere particolarmente impegnativa, ma grazie alle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, si intravede una via verso un processo più efficiente e meno stressante per tutti i partecipanti. L’introduzione dei tablet durante le prove concorsuali ha portato un cambiamento significativo, offrendo una soluzione più moderna e adattata alle esigenze dei concorrenti.

Impatto della tecnologia sullo stress nei concorsi pubblici

Non è insolito che i candidati vivano un elevato livello di stress emotivo in prossimità di un concorso. Già il concorso, in sé, costituisce una sfida non indifferente per chi lo prepara. La pressione associata alla quantità di studio necessaria per affrontare prove che possono influenzare il corso della propria carriera è considerevole. Tuttavia, uno degli elementi che contribuisce maggiormente allo stress è la gestione pratica della prova.

L’introduzione della tecnologia ha dimostrato di poter “alleviare” questa tensione: il passaggio dalle tradizionali prove su carta all’uso dei tablet offre un senso di sicurezza per i concorrenti, consentendo loro di affrontare l’esame con maggiore tranquillità e fiducia nelle proprie capacità.

Non solo, ciò ha portato anche una velocità di svolgimento non paragonabile rispetto al passato, sia in termini di correzioni che in termini di sessioni giornaliere di concorso.

 

Come funzionano i concorsi pubblici con tablet

In passato, i concorsi pubblici erano condotti esclusivamente su supporto cartaceo. Tuttavia, con l’avvento delle tecnologie digitali, il panorama dei concorsi ha subito una trasformazione significativa. Le soluzioni offerte, come quelle fornite da Recrytera, hanno permesso di adottare un approccio più efficiente e moderno.

All’interno delle sedi concorsuali, i partecipanti ricevono tablet personali, tramite i quali accedono alla piattaforma designata per svolgere le prove. Questo approccio non solo accelera il processo di esecuzione e correzione delle prove, ma garantisce anche una maggiore trasparenza e sicurezza nel processo di selezione.

 

Vantaggi dei concorsi con tablet

Ma quali possono essere gli effettivi vantaggi dei concorsi su tablet? Vediamone alcuni.

  • Efficienza e velocità: i tempi di esecuzione e correzione delle prove sono notevolmente ridotti, consentendo una gestione più rapida e fluida del processo concorsuale.
  • Sostenibilità ambientale: l’eliminazione del supporto cartaceo riduce l’impatto ambientale, riflettendo un impegno verso pratiche più sostenibili.
  • Trasparenza e sicurezza: grazie all’uso della tecnologia, si garantisce una maggiore trasparenza nel processo di selezione, riducendo la possibilità di contestazioni o controversie.
  • Gestione centralizzata: l’adozione di soluzioni digitali consente una gestione più centralizzata e coordinata del processo concorsuale, garantendo uniformità e coerenza nelle procedure.

 

Che cos’è il proctoring e cosa implica per i candidati

Mentre la tecnologia digitale offre numerosi vantaggi nel contesto dei concorsi pubblici, è essenziale considerare attentamente gli aspetti pratici e le implicazioni associate all’utilizzo del proctoring online. Il proctoring, o monitoraggio online, rappresenta una modalità di controllo remoto dei partecipanti durante lo svolgimento delle prove concorsuali, condotta da un proctor che verifica l’identità del candidato e monitora le attività durante il test.

L’introduzione del proctoring online, resa necessaria nei tempi della pandemia COVID-19, non ha mancato di sollevare alcune questioni critiche che richiedono un’attenta valutazione.

Tra queste si rinvengono senz’altro la presenza di limiti nella capacità di rilevare e prevenire comportamenti fraudolenti da parte dei candidati, intrusioni nell’ambito della privacy dei partecipanti tramite microfoni e webcam attive e complesse questioni in merito all’accessibilità ai concorsi pubblici, tematica a cui occorre prestare sempre più attenzione come richiesta dal contesto sociale in cui viviamo.