Syllabus: la piattaforma per le competenze digitali della Pubblica Amministrazione

Syllabus: la piattaforma per le competenze digitali della Pubblica Amministrazione

La digitalizzazione è al centro della trasformazione della Pubblica Amministrazione (PA) italiana, e una delle iniziative più innovative in questo ambito è la piattaforma Syllabus, progettata per supportare i dipendenti pubblici nel migliorare le proprie competenze digitali. Questo strumento, promosso dal Dipartimento della Funzione Pubblica, rappresenta una componente importante del progetto “RiFormazione PA”, mirato a rendere il personale pubblico più preparato ad affrontare le sfide della modernizzazione. E’ di recente la notizia che il Dipartimento e l’Associazione Italiana Formatori (AIF) hanno firmato un Protocollo di Intesa che mira al rafforzamento delle competenze dei responsabili delle risorse umane e sull’incremento dell’engagement dei discenti.

Che cos’è la piattaforma Syllabus?

Syllabus è una piattaforma digitale dedicata alla valutazione e al miglioramento delle competenze digitali dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Basata sul quadro europeo delle competenze digitali per i cittadini (DigComp 2.1), il suo obiettivo è uniformare e accrescere le competenze digitali del personale, in linea con le necessità di una PA sempre più orientata ai servizi online e alle tecnologie avanzate.
La piattaforma non è solo un luogo di formazione, ma un vero e proprio strumento strategico per monitorare le capacità digitali dei lavoratori pubblici e offrire percorsi di apprendimento personalizzati totalmente gratuiti.

Come funziona il Syllabus?

L’esperienza sulla piattaforma inizia con un test iniziale che permette ai dipendenti di valutare le proprie competenze digitali ed accedere a moduli formativi di cinque aree principali:

• Alfabetizzazione digitale
• Comunicazione e collaborazione
• Creazione di contenuti digitali
• Sicurezza informatica
• Problem solving digitale

In base ai risultati, il sistema genera un piano formativo personalizzato, che propone corsi, materiali e risorse pensate per colmare eventuali lacune. La formazione è erogata in modalità online, offrendo flessibilità ai partecipanti, che possono apprendere secondo i propri ritmi e necessità. Infine, la piattaforma consente di monitorare i progressi individuali, contribuendo a una pianificazione strategica della formazione a livello di amministrazione.

Chi gestisce Syllabus?

La piattaforma Syllabus è gestita dal Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con enti formativi e partner tecnici che forniscono i contenuti e le risorse necessarie. La gestione avviene a livello centrale, ma ogni amministrazione pubblica può partecipare attivamente al progetto, integrando l’uso della piattaforma nella propria strategia formativa interna.
Grazie a questa gestione centralizzata, Syllabus garantisce standard uniformi e una qualità elevata dei contenuti, allineati alle migliori pratiche europee e alle esigenze specifiche della PA italiana.

A cosa serve il Syllabus delle competenze digitali?

L’obiettivo principale di Syllabus è rendere la Pubblica Amministrazione più efficiente e moderna, garantendo che tutti i dipendenti pubblici abbiano le competenze digitali necessarie per utilizzare al meglio le tecnologie disponibili. In particolare, la piattaforma serve a:

  • ridurre il divario digitale: aiuta i dipendenti a colmare le lacune nelle competenze digitali, promuovendo una maggiore inclusività;
  • migliorare i servizi pubblici: dipendenti più competenti possono utilizzare strumenti digitali per offrire servizi più rapidi, accessibili ed efficaci ai cittadini;
  • supportare la transizione digitale: contribuisce alla realizzazione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che include tra le sue priorità la digitalizzazione della PA.

Syllabus non è solo una piattaforma di apprendimento, ma un motore per il cambiamento culturale nella PA, incoraggiando un approccio più consapevole e innovativo alla tecnologia.

In un mondo sempre più digitale, strumenti come Syllabus rappresentano una risorsa fondamentale per accompagnare la Pubblica Amministrazione verso un futuro più connesso e sostenibile.

Attestati e certificazioni delle competenze digitali acquisite?

I dipendenti pubblici che completano i corsi sulla piattaforma Syllabus ricevono un attestato che serve sia a documentare le competenze acquisite sia come prova del percorso formativo completato.

Attestati e valore formativo

Gli attestati rilasciati dalla piattaforma validano le competenze digitali acquisite, sono infatti utili per dimostrare il livello di competenza raggiunto rispetto agli standard definiti dal quadro europeo DigComp 2.1.
Supportano la crescita professionale, e anche se non garantiscono automaticamente un avanzamento di carriera, possono essere un elemento utile per arricchire il proprio curriculum professionale all’interno della Pubblica Amministrazione.

Utilizzo per avanzamenti di carriera

La partecipazione ai percorsi formativi di Syllabus può avere un impatto indiretto sulla carriera, a seconda delle politiche di ciascun ente. In alcune amministrazioni, infatti, la dimostrazione di competenze digitali può essere un criterio per accedere a determinate posizioni o incarichi. Inoltre, le amministrazioni possono utilizzare i dati di Syllabus per pianificare percorsi di crescita individuali o collettivi, premiando chi dimostra impegno e competenze. In alcuni casi, le competenze digitali certificate potrebbero diventare un prerequisito per partecipare a concorsi interni o per accedere a determinati ruoli legati alla trasformazione digitale.

Valore strategico ai fini di un eventuale progressione verticale

Anche se il badge di Syllabus non equivale a un titolo accademico o una certificazione professionale riconosciuta esternamente, rappresenta un importante strumento per i dipendenti pubblici, sia a livello individuale che per migliorare l’efficienza della PA.
Il valore dell’attestato dipenderà anche da come le singole amministrazioni integrano questi percorsi formativi nei loro piani di gestione del personale e nelle politiche di carriera.

Chi è il DGE nei concorsi pubblici

Chi è il DGE nei concorsi pubblici: intervista a Pierluigi di Recrytera

L’organizzazione dei concorsi pubblici ha subito una trasformazione radicale grazie alla digitalizzazione e all’innovazione nei processi logistici. Per approfondire il ruolo cruciale del Delegato Generale di Evento (DGE), abbiamo intervistato Pierluigi, professionista di Recrytera, che ci ha raccontato la sua esperienza e le sfide del settore.

Intervista a Pierluigi

Salve Pierluigi. Grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande sul tuo lavoro di DGE presso Recrytera.

Cosa ti ha spinto verso questa professione?

“Ho sempre avuto un forte interesse per l’organizzazione e la gestione, unito alla passione per l’innovazione tecnologica. Lavorare nella gestione di concorsi pubblici mi permette di conciliare la mia propensione per la logistica con il desiderio di contribuire a un processo che offre opportunità e trasparenza a tutti. In particolare, la digitalizzazione ha aperto nuovi orizzonti in questo campo, rendendo la gestione più trasparente e accessibile.”

Quali sono i compiti del DGE?

“Il DGE è il responsabile della gestione del magazzino del territorio ad esso affidato, organizzando i movimenti di tutto il materiale inventariato tramite un software di gestione ERP. Si occupa anche di formare, gestire e convocare le squadre di tecnici che lo supportano durante l’espletamento delle prove in digitale, provvedendo, se necessario, alla richiesta di trasferte (prenotazione hotel, noleggio veicoli di trasporto) per eventi fuori dalla zona in cui è collocato il magazzino. Inoltre, si assicura del corretto allestimento degli spazi concorsuali prima degli eventi e gestisce la creazione delle prove sulla piattaforma digitale, interfacciandosi con i membri della commissione esaminatrice e infine guidandoli nella corretta procedura di correzione anonima. Infine, forma e gestisce le squadre esterne di accoglienza e vigilanza per garantire il corretto svolgimento delle prove.”

Quali sono le competenze necessarie per diventare delegato generale di un evento?

“Le competenze principali includono una solida conoscenza della normativa sui concorsi pubblici e delle piattaforme digitali utilizzate. È fondamentale avere capacità di gestione del tempo, problem-solving e una buona predisposizione al lavoro in team. Inoltre, è necessario possedere capacità di controllo sui ruoli di tutto il personale coinvolto nelle procedure concorsuali, per assicurare che ogni fase del processo si svolga in modo efficiente e conforme agli standard.”

Puoi dirci qualcosa sulla tipologia di attività di cui si occupa la tua professione?

“La mia professione riguarda la gestione dell’evento concorsuale in tutte le sue fasi operative. Mi occupo dell’organizzazione del personale coinvolto, della creazione delle prove in digitale e della gestione di queste sulla nostra piattaforma concorsi. Il mio compito include anche l’allestimento degli spazi concorsuali e la supervisione delle prove. Inoltre, garantisco il supporto alle commissioni esaminatrici per tutta la durata delle prove concorsuali, assicurandomi che le loro richieste vengano soddisfatte e che il processo si svolga in modo fluido.”

In che modo Recrytera ti informa su questi concorsi?

“La nostra azienda ci informa tramite comunicazioni che arrivano direttamente nella casella di posta del profilo aziendale. Un altro mezzo fondamentale di condivisione delle informazioni di ogni concorso assegnato a un DGE è la piattaforma SharePoint di Microsoft, dove in tempo reale sono aggiornate tutte le informazioni relative ai concorsi. Inoltre, oltre alle riunioni di aggiornamento settimanali, ogni Responsabile delle Procedure mantiene un contatto diretto con i DGE per aggiornarli su tutte le particolarità e necessità di ogni evento assegnato.”

Per le diverse tipologie di reclutamento, hai sempre lo stesso approccio oppure cambia a seconda dell’evento da gestire?

“Come DGE, il mio compito è quello di mantenere alto lo standard dei servizi offerti dalla mia azienda, a prescindere dall’entità dell’evento. Sebbene le specificità possano variare, l’obiettivo è sempre garantire un’organizzazione impeccabile, rispettando i tempi e le modalità stabilite.”

Quali sono le principali sfide che un DGE affronta nella gestione di un concorso pubblico?

“Una delle principali sfide è sicuramente la gestione della complessità burocratica e la coordinazione di tutti gli attori coinvolti. Un’altra difficoltà è mantenere il focus e la calma nelle situazioni di nervosismo o difficoltà, che possono verificarsi durante l’espletamento delle prove, soprattutto in contesti ad alta pressione.”

Come è cambiato il settore dei concorsi negli ultimi anni e quale ruolo gioca la digitalizzazione?

“Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha trasformato radicalmente il nostro settore. Prima, gran parte delle attività erano manuali e cartacee, ma oggi possiamo gestire tutto online, dalle iscrizioni alle valutazioni. Questo ha reso i concorsi più accessibili e trasparenti, riducendo notevolmente i tempi di gestione e aumentando la sicurezza dei dati. La digitalizzazione ci permette anche di raccogliere e analizzare i dati in modo più preciso, migliorando costantemente i processi.”

Quali consigli daresti a chi vuole intraprendere questa carriera?

“Consiglio di avere una solida formazione nelle normative pubbliche e nella gestione di eventi, nonché di sviluppare competenze in ambito digitale, poiché la tecnologia è ormai fondamentale. Inoltre, la capacità di lavorare sotto pressione e una buona gestione del tempo sono abilità cruciali. Consiglio anche di rimanere aggiornati sulle novità normative e sulle nuove tecnologie che stanno cambiando il settore.”

In che modo Recrytera ha innovato la gestione dei concorsi rispetto ai metodi tradizionali?

“La nostra azienda ha brevettato una metodologia pensata per automatizzare e velocizzare le attività di selezione, migliorando l’intera gestione e integrando al meglio tutti i processi organizzativi e produttivi. Questo sistema digitale ad alta affidabilità assicura meritocrazia ed equità in tutte le sue fasi, nonché immodificabilità, inalterabilità e anonimizzazione dei dati. Oltre a garantire un notevole risparmio ecologico eliminando la carta, questa innovazione ha ottimizzato i tempi e la qualità del servizio.”

L’intervista a Pierluigi ci ha permesso di comprendere il valore e la complessità del ruolo di DGE. Grazie alla digitalizzazione e a strumenti avanzati, il settore dei concorsi pubblici sta diventando sempre più efficiente, garantendo trasparenza e accessibilità a tutti i candidati.

Concorsi categorie protette: garantiamo le pari opportunità

Pari opportunità per le categorie protette nei concorsi pubblici: un modello di inclusività

L’11 marzo, presso la Fiera di Roma, abbiamo gestito per ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli) il concorso per 74 Assistenti Categorie Protette, pronti ad accogliere 2.359 candidati in uno spazio totalmente agibile e strutturato per garantire pari opportunità a tutti.

L’accessibilità e l’inclusione sono fondamentali nei concorsi pubblici, specialmente in quelli per le categorie protette. L’organizzazione di selezioni in una sede ben attrezzata, anziché in remoto, è essenziale per assicurare un ambiente equo, accogliente e conforme alle esigenze di tutti i candidati.

In una sede adeguata, infatti, i candidati con disabilità possono contare su supporti specifici, assistenza qualificata immediata e condizioni ottimali che riducono il rischio di difficoltà tecniche o di isolamento. La presenza di personale esperto e di strumenti accessibili consente di affrontare eventuali necessità in tempo reale, garantendo un’esperienza di selezione più serena e senza ostacoli.

Un evento all’insegna dell’inclusione e dell’efficienza

Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo predisposto un team dedicato di oltre 70 unità, composto da:

  • Tecnici specializzati per il supporto informatico e logistico.
  • Hostess per il riconoscimento dei candidati e il tutoraggio durante l’evento.
  • Interpreti LIS per facilitare la comunicazione con i partecipanti non udenti.
  • Addetti alla sorveglianza per garantire ordine e sicurezza durante la prova.

Accessibilità totale e supporto personalizzato 

Abbiamo strutturato l’evento in un ambiente che garantisse il massimo comfort e la piena accessibilità:

  • Un padiglione principale con 2.496 posti a sedere, pensato per accogliere tutti i candidati in un’unica area senza barriere.
  • Un padiglione di accoglienza per la registrazione e le informazioni.
  • Una nursery dedicata, a supporto di chi avesse necessità di assistenza familiare.
  • Una postazione Priority per rispondere alle esigenze specifiche dei candidati con disabilità particolare, garantendo un accesso agevolato e un supporto mirato.

Tecnologia inclusiva per una selezione equa

L’uso della tecnologia è stato centrale nel garantire un’esperienza equa e priva di ostacoli. I candidati hanno avuto a disposizione tablet configurati per le diverse esigenze, permettendo un accesso personalizzato alla prova e riducendo al minimo eventuali difficoltà tecniche.

Efficienza organizzativa: tempi ottimizzati e rispetto delle necessità individuali

L’evento è stato organizzato per garantire una gestione fluida e ottimizzata del tempo per ridurre al minimo il disagio dei partecipanti: in appena 180 minuti totali, dall’ingresso all’uscita dei candidati (identificazione, check-in, consegna tablet e check-out) e 60 minuti di prova, con un’estensione di 18 minuti aggiuntivi per chi ne aveva diritto.

Un impegno concreto per la parità di accesso

Questo evento rappresenta un esempio concreto di come un concorso pubblico possa essere organizzato per garantire pari opportunità, inclusività ed efficienza. L’impegno nel creare ambienti accoglienti e accessibili è fondamentale per promuovere selezioni sempre più rispettose della diversità e dei diritti di tutti i candidati.

Continueremo a lavorare per rendere i concorsi pubblici un modello di inclusione, dimostrando che accessibilità e innovazione possono andare di pari passo nel garantire un futuro più equo per tutti.

 

ITS Academy e il Decreto PA: nuove opportunità per i giovani diplomati

ITS Academy e il Decreto PA: nuove opportunità di lavoro per i giovani diplomati

Il tema della formazione tecnica superiore ha assunto, negli ultimi anni, un ruolo sempre più centrale nel panorama educativo e lavorativo. Gli ITS Academy, ovvero gli Istituti Tecnologici Superiori, rappresentano un ponte tra scuola e mondo del lavoro, offrendo percorsi formativi altamente specializzati e allineati alle esigenze delle imprese private e della pubblica amministrazione. Con l’introduzione del Decreto PA, il governo ha rafforzato ulteriormente queste istituzioni, offrendo ai diplomati ITS maggiori possibilità di inserimento professionale nella PA e nel settore privato. Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, a riguardo, ha dichiarato: “Il testo approvato dal Consiglio dei Ministri prevede misure necessarie e urgenti volte, da un lato, a rendere il settore pubblico più attrattivo per le giovani generazioni e, dall’altro, a garantire la funzionalità e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni”. Ma vediamo cosa sono gli ITS Academy e le nuove opportunità che il decreto PA offre ai giovani diplomati che intraprendono questo percorso.

Cosa sono gli ITS Academy?

Gli ITS Academy sono istituti post-diploma di alta specializzazione tecnologica che forniscono competenze pratiche e teoriche nei settori strategici per l’economia del Paese. Questi percorsi formativi, della durata di due anni, sono sviluppati in collaborazione con aziende, enti pubblici e università, garantendo un’alta percentuale di occupabilità per i diplomati.

I settori principali in cui operano gli ITS Academy includono:

  • Meccanica e Automazione Industriale
  • Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT)
  • Efficienza energetica e sostenibilità
  • Mobilità sostenibile e logistica
  • Turismo e beni culturali
  • Nuove tecnologie per il Made in Italy

Grazie a una didattica basata su laboratori, stage in azienda e docenti provenienti dal mondo del lavoro, gli ITS Academy offrono un’alternativa concreta all’università per chi desidera entrare rapidamente nel mercato del lavoro con una formazione mirata.

Il Decreto PA e le nuove opportunità per i diplomati ITS

Con il Decreto PA, il governo ha introdotto una serie di misure volte a migliorare l’accesso dei giovani al mondo del lavoro, in particolare nella Pubblica Amministrazione. Una delle novità più rilevanti riguarda proprio gli ITS Academy, riconosciuti come percorsi formativi strategici per il futuro del Paese.

Le principali novità introdotte dal Decreto PA includono:

  • Facilitazioni per l’accesso ai concorsi pubblici: i diplomati ITS Academy potranno partecipare a specifici concorsi pubblici con requisiti semplificati, ampliando così le loro opportunità di impiego nella Pubblica Amministrazione.
  • Potenziamento delle borse di studio: grazie a nuovi finanziamenti, un numero maggiore di studenti potrà accedere agli ITS Academy senza barriere economiche.
  • Incentivi per le aziende che assumono diplomati ITS: il decreto prevede agevolazioni fiscali per le imprese che integrano nel proprio organico giovani formati in questi istituti.
  • Maggiore collaborazione tra ITS e PA: vengono incentivati stage e tirocini formativi presso enti pubblici, consentendo agli studenti di acquisire esperienza pratica direttamente nelle amministrazioni locali e centrali.

 

Come i giovani diplomati ITS trovano più facilmente lavoro

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, oltre l’80% dei diplomati ITS trova lavoro entro un anno dalla conclusione del percorso formativo, spesso in settori ad alta richiesta di personale qualificato. L’introduzione del Decreto PA non solo rafforza questo modello di formazione, ma lo rende ancora più attrattivo per i giovani diplomati.

Per chi è alla ricerca di un’opportunità concreta nel mondo del lavoro senza dover intraprendere un lungo percorso universitario, gli ITS Academy rappresentano una scelta strategica. Con il supporto del Decreto PA, il loro ruolo diventa ancora più centrale nel ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, contribuendo alla crescita economica del settore pubblico.

Grazie al Decreto PA, gli ITS Academy si affermano sempre più come una soluzione efficace per i giovani diplomati che desiderano entrare rapidamente nel mondo del lavoro con competenze specializzate. Le nuove misure favoriscono non solo l’inserimento dei giovani nella Pubblica Amministrazione, ma di assumere, come funzionari, i diplomati ITS, dandogli la possibilità nel frattempo di conseguire una laurea, attraverso progetti come “PA 110 e lode” che mirano a promuovere la formazione avanzata dei dipendenti pubblici, offrendo loro l’opportunità di accedere a corsi di laurea, master e percorsi di specializzazione a condizioni agevolate.

Nuovo Decreto PA: le dichiarazioni di Zangrillo

Nuovo Decreto PA: le dichiarazioni di Zangrillo e le novità della norma

Il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha recentemente annunciato l’approvazione del nuovo decreto PA che introduce importanti riforme nel settore pubblico. Il provvedimento, approvato il 19 febbraio 2025, si concentra su tre aree chiave: reclutamento, organizzazione e funzionalità, con l’obiettivo di rendere la Pubblica Amministrazione più moderna, efficiente e attrattiva per le nuove generazioni.

Le dichiarazioni di Zangrillo

Secondo Zangrillo (leggi l’approfondimento sul sito istituzionale), il decreto rappresenta “una misura necessaria e urgente per garantire la funzionalità delle amministrazioni pubbliche e attrarre giovani talenti nel settore“. Il Ministro  ha sottolineato come queste riforme pongano al centro le persone, offrendo loro opportunità di crescita personale e professionale e contribuendo al miglioramento dell’efficienza organizzativa.

Le principali novità del Decreto PA

  1. Reclutamento di giovani talenti

Una delle misure più innovative del decreto riguarda l’apertura delle assunzioni per i diplomati degli Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy). Questi giovani potranno essere assunti a tempo determinato presso Regioni, Province, Città Metropolitane ed Enti locali. Durante il periodo di impiego, avranno la possibilità di proseguire gli studi universitari grazie al programma “PA 110 e lode” e ottenere una valutazione positiva per la loro esperienza lavorativa.

  1. Concorsi pubblici più efficienti

Per garantire una maggiore efficienza nei processi di selezione, il decreto prevede la centralizzazione dei concorsi pubblici per le Funzioni centrali. La loro organizzazione verrà affidata al Dipartimento della Funzione Pubblica tramite la Commissione RIPAM, con l’obiettivo di assumere personale altamente qualificato in modo più rapido ed efficace.

  1. Armonizzazione economica e miglioramenti organizzativi

Il provvedimento introduce anche misure per:

  • La progressiva armonizzazione dei trattamenti economici tra i diversi settori della Pubblica Amministrazione.
  • La riduzione dei tempi di pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche.
  • L’adeguamento delle retribuzioni del personale impiegato all’estero.

Il nuovo Decreto PA 2025 segna un passo avanti verso una Pubblica Amministrazione più moderna e dinamica. Le misure adottate non solo migliorano l’efficienza degli enti pubblici, ma offrono anche nuove opportunità ai giovani, incentivando il loro ingresso nel settore. Secondo Zangrillo, “questa riforma rappresenta un investimento sul futuro del Paese“, ponendo le basi per una PA più vicina ai cittadini e alle imprese.

Scarica qui il decreto PA 2025.

 

Decreto PA taglia idonei: stop alla norma per i concorsi 2025

La recente sospensione della “norma taglia idonei” rappresenta una importante novità nel settore dei concorsi pubblici. Questa decisione, formalizzata nel Decreto PA 2025 approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 febbraio 2025, mira a rendere più efficiente il processo di reclutamento nella Pubblica Amministrazione, rispondendo alle esigenze di turnover e valorizzando un maggior numero di candidati idonei.

Cos’è la “norma taglia idonei”?

Introdotta nel 2023, la “norma taglia idonei” limitava il numero di candidati considerati idonei oltre i vincitori nei concorsi pubblici. Inizialmente fissata al 20%, questa soglia è stata successivamente elevata al 25% dei posti messi a concorso.

Ad esempio, in un concorso per 100 posti, solo 25 candidati oltre i vincitori potevano essere inclusi nella graduatoria come idonei. Questa misura aveva l’obiettivo di contenere le graduatorie e accelerare le assunzioni, ma ha sollevato critiche per la sua rigidità e per le limitate opportunità offerte ai partecipanti.

La sospensione della norma

Con il Decreto PA 2025, il governo ha deciso di sospendere questa limitazione per le graduatorie approvate nel 2024 e per i concorsi banditi nel 2025. Ciò significa che, in questo periodo, non si applicherà il limite del 25% per gli idonei, permettendo alle amministrazioni di attingere più liberamente dalle graduatorie per coprire le posizioni vacanti.

Questa sospensione è stata accolta positivamente da diversi esponenti istituzionali. Il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato:

“Un ottimo risultato per gli Enti locali impegnati nello svolgimento dei concorsi e soggetti a una significativa mobilità del personale: grazie a questa norma possono ridurre i costi dei concorsi attingendo pienamente dalle graduatorie.”

Cosa accadrà per i concorsi pubblici 2025

La sospensione della “norma taglia idonei” avrà diverse ripercussioni positive:

  • Maggiore flessibilità nelle assunzioni: Le amministrazioni potranno coprire più rapidamente le posizioni vacanti, riducendo la necessità di bandire nuovi concorsi e ottimizzando le risorse disponibili.
  • Valorizzazione dei candidati: Un numero maggiore di partecipanti ai concorsi avrà l’opportunità di essere assunto, riconoscendo l’impegno e la preparazione di chi ha superato le prove selettive.
  • Riduzione dei costi: Utilizzando le graduatorie esistenti, si diminuiranno i costi associati all’organizzazione di nuovi concorsi, rendendo il processo più economico ed efficiente.

Questa misura temporanea rappresenta un passo importante verso una PA più dinamica e meritocratica, dando possibilità nel 2025 ai concorsisti di avere molte più chance di lavorare nella pubblica amministrazione.