DDL Intelligenza artificiale: una nuova sfida per la PA

DDL Intelligenza artificiale: una nuova sfida per la PA

Una nuova sfida si presenta sull’orizzonte normativo che interessa la pubblica amministrazione: approvato il DDL sull’Intelligenza artificiale.

Il disegno di legge approvato lo scorso 23 aprile, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, avente ad oggetto “Disposizioni in materia di intelligenza artificiale”, affronta temi cruciali come la protezione dei dati personali, la sicurezza informatica, l’innovazione dei servizi pubblici.

In questo articolo proveremo ad analizzare le principali finalità e i principi rilevanti della nuova normativa.

FORUM PA 2024: Recrytera presente al Tavolo di Lavoro HR Manager

E proprio l’Intelligenza artificiale è il tema cardine dell’edizione 2024 di FORUM PA.

Dal 21 al 23 maggio, al Palazzo dei Congressi a Roma, torna il tanto atteso evento dedicato interamente alla PA con un solo grande tema centrale: “Persone e Organizzazioni nella rivoluzione dell’IA”.

La Pubblica Amministrazione, nell’evoluzione del suo percorso di digitalizzazione, inizia a fare i conti con l’Intelligenza Artificiale e con gli impatti che essa comporta a livello di infrastrutture e di processi.

In questo quadro evolutivo, un ruolo chiave giocano le persone e le loro competenze necessarie per sfruttare al massimo le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

Quali effetti avrà l’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nei processi di gestione e valorizzazione delle persone?

Il presente guarda all’Intelligenza Artificiale come uno strumento di supporto che consentirà, ad esempio, di automatizzare parti delle procedure selettive, di personalizzare percorsi di apprendimento sulla base dei livelli di competenza posseduti, attesi e necessari, o di analizzare la performance fornendo dati per individuare aree e ambiti di miglioramento, di potenziare l’employee experience con una conoscenza accurata delle necessità, dei percorsi di crescita e delle aspettative professionali delle persone. Non mancano però le riflessioni sul modo in cui cambierà il lavoro e sulla necessaria “riprogettazione” delle istituzioni per accogliere il cambiamento e non subirlo.

In questa fase iniziale di sperimentazione dell’IA nei processi di HR, è importante strutturare processi e cambiamenti in modo da convogliare criticità e opportunità verso le migliori soluzioni e progettualità possibili e capire come evolve la figura HR nella PA e quali competenze deve avere per poter governare i processi attraverso l’intelligenza artificiale.

Di questo si discuterà al Tavolo di lavoro HR Manager a cui prenderà parte anche Recrytera.

In questo articolo, intanto, proveremo ad analizzare le principali finalità e i principi rilevanti della nuova normativa sull’Intelligenza artificiale e come essi andranno ad impattare sul modo di concepire una nuova PA.

Finalità e principi generali del disegno di legge sull’Intelligenza artificiale

Come dichiarato nell’articolo 1, il disegno di legge delega approvato dal Governo italiano

Promuove un utilizzo corretto, trasparente e responsabile, in una dimensione antropocentrica dell’intelligenza artificiale volto a coglierne le opportunità. Garantisce la vigilanza sui rischi economici e sociali e sull’impatto sui diritti fondamentali dell’intelligenza artificiale”.

Il disegno di legge individua criteri regolatori per riequilibrare il rapporto tra:

  • opportunità che offrono le nuove tecnologie;
  • i rischi legati al loro uso improprio o al loro impiego dannoso.

Le norme prevedono che i nuovi modelli di intelligenza artificiale debbano basarsi sul rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà sanciti dall’ordinamento italiano ed europeo, oltre che sui principi di trasparenza, proporzionalità, sicurezza, valorizzazione anche economica del dato, protezione dei dati personali, riservatezza, robustezza, accuratezza, non discriminazione, parità dei sessi e sostenibilità.

Intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione

L’approvazione del DDL sull’IA comporta per il mondo della pubblica amministrazione l’avvio di una nuova fase, ricca di opportunità e sfide.

In un’epoca segnata dalla digitalizzazione accelerata, l’adozione dell’IA promette infatti di rivoluzionare le modalità di erogazione dei servizi pubblici, prospettando soluzioni innovative per una gestione più efficiente e una risposta più rapida alle esigenze dei cittadini.

Di seguito vedremo come la tutela della trasparenza, l’anticorruzione e la giustizia si rapportano all’IA nell’impostazione normativa data dal nuovo decreto.

IA e tutela della trasparenza nella PA

La necessità di garantire il rispetto della trasparenza amministrativa costituisce da sempre la finalità perseguita dalla PA e al tempo stesso rappresenta il motivo principale fondante la fiducia dei cittadini nei confronti del potere pubblico.

In questo senso, l’IA acquisisce potenzialmente il merito di rafforzare il principio di trasparenza attraverso l’automatizzazione della creazione e pubblicazione di dati e informazioni, andando a rendere di facile e immediata comprensione le attività istituzionali della PA.

Nell’ottica della trasparenza come accessibilità totale ai dati e alle informazioni della PA, l’apporto dato dall’IA sarà finalizzato a garantire che i processi decisionali guidati dall’IA siano chiari, giusti e aperti al controllo dei cittadini.

Come precisa l’articolo 13 del DDL, le pubbliche amministrazioni utilizzano l’intelligenza artificiale allo scopo di incrementare l’efficienza della propria attività, di ridurre i tempi di definizione dei procedimenti e di aumentare la qualità e la quantità dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese, assicurando agli interessati la conoscibilità del suo funzionamento e la tracciabilità del suo utilizzo.

Il raggiungimento dell’obiettivo passa attraverso l’adozione di una normativa che regoli in maniera chiara e definita, nonché di un impegno concreto e strutturato in merito alla piena comprensibilità delle decisioni automatizzate.

L’introduzione dell’IA nella pubblica amministrazione potrebbe condurre ad una logica di fusione tra trasparenza e innovazione.

Se trasparenza vuol dire accessibilità e se accessibilità vuol dire partecipazione da parte dei cittadini, si renderanno necessarie iniziative mirate a coinvolgere l’opinione pubblica nella conoscenza dei nuovi strumenti tecnologici, attraverso ad esempio l’organizzazione di workshop formativi, che possono aiutare a costruire un ambiente collaborativo e trasparente e al contempo a scongiurare nel tempo un approccio diffidente.

IA e lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione

Anche nella lotta alla corruzione l’impiego dell’intelligenza artificiale potrà mettersi al servizio della trasparenza. L’utilizzo dell’IA nella lotta alla corruzione rafforza l’approccio preventivo nei confronti dei fenomeni corruttivi, rafforzando l’accountability nella pubblica amministrazione, migliorando la capacità di controllo e di rendicontazione delle attività istituzionali, con un approccio innovativo nella prevenzione di atti illeciti.

Utilizzando sistemi di IA per il controllo incrociato delle informazioni, le amministrazioni possono prevenire atti illeciti prima che avvengano, promuovendo un ambiente più integro e giusto.

IA e giustizia

Nell’amministrazione della giustizia i sistemi di intelligenza artificiale sono utilizzati esclusivamente per finalità strumentali e di supporto, quali quelli espressamente previsti dall’articolo 14, cioè:

  • per l’organizzazione e la semplificazione del lavoro giudiziario;
  • la ricerca giurisprudenziale e dottrinale anche finalizzata all’individuazione di orientamenti interpretativi.

Si ricorda, infatti, che è sempre riservata al magistrato la decisione sull’interpretazione della legge, la valutazione dei fatti e delle prove e sull’adozione di ogni provvedimento, inclusa la sentenza.

Tra le materie di competenza esclusiva del tribunale civile si aggiungono le cause che hanno ad oggetto il funzionamento di un sistema di intelligenza artificiale.

In ambito penale viene prevista una nuova figura di reato, disciplinata dall’articolo 612 quater c.p., Illecita diffusione di contenuti generati o manipolati artificialmente.

La nuova fattispecie punirebbe, con la reclusione da uno a cinque anni, “chiunque cagiona ad altri un danno ingiusto, mediante invio, consegna, cessione, pubblicazione o comunque diffusione di immagini o video di persone o di cose ovvero di voci o suoni in tutto o in parte falsi, generati o manipolati mediante l’impiego di sistemi di intelligenza artificiale, atti a indurre in inganno sulla loro genuinità o provenienza”.

Quanto la PA è pronta a cambiare?

Al cuore del disegno di legge c’è la volontà di assicurare che l’IA venga sviluppata ed utilizzata secondo principi di correttezza, trasparenza e responsabilità. Il focus posto sul criterio “antropocentrico” dell’IA evidenzia l’importanza di mantenere l’uomo al centro del processo decisionale, garantendo che la tecnologia agisca in modo da supportare, e non alienare, la capacità umana di prendere decisioni consapevoli ed etiche.

Le potenzialità di successo dell’intelligenza artificiale per migliorare l’efficientamento della pubblica amministrazione sono strettamente vincolate alla capacità delle istituzioni di adattarsi e di “innovare responsabilmente”. Integrare l’IA nei sistemi e nei processi preesistenti della PA richiede infatti investimenti iniziali, adeguata formazione del personale e, soprattutto, un profondo e intrinseco cambiamento culturale.

Quanto l’intelligenza artificiale potrà impattare sul modo di operare della P.A.? Le premesse e gli strumenti ci sono tutti, ma solo il tempo potrà dirlo.

tablet contro lo stress dei candidati ai concorsi

Concorsi con tablet vs. Proctoring: quali implicazioni per lo stress dei candidati?

La preparazione per i concorsi pubblici richiede un impegno significativo e una strategia ben definita; tuttavia, spesso è accompagnata da un livello considerevole di stress per gli aspiranti candidati. La gestione degli studi e della vita personale può essere particolarmente impegnativa, ma grazie alle innovazioni tecnologiche degli ultimi anni, si intravede una via verso un processo più efficiente e meno stressante per tutti i partecipanti. L’introduzione dei tablet durante le prove concorsuali ha portato un cambiamento significativo, offrendo una soluzione più moderna e adattata alle esigenze dei concorrenti.

Impatto della tecnologia sullo stress nei concorsi pubblici

Non è insolito che i candidati vivano un elevato livello di stress emotivo in prossimità di un concorso. Già il concorso, in sé, costituisce una sfida non indifferente per chi lo prepara. La pressione associata alla quantità di studio necessaria per affrontare prove che possono influenzare il corso della propria carriera è considerevole. Tuttavia, uno degli elementi che contribuisce maggiormente allo stress è la gestione pratica della prova.

L’introduzione della tecnologia ha dimostrato di poter “alleviare” questa tensione: il passaggio dalle tradizionali prove su carta all’uso dei tablet offre un senso di sicurezza per i concorrenti, consentendo loro di affrontare l’esame con maggiore tranquillità e fiducia nelle proprie capacità.

Non solo, ciò ha portato anche una velocità di svolgimento non paragonabile rispetto al passato, sia in termini di correzioni che in termini di sessioni giornaliere di concorso.

 

Come funzionano i concorsi pubblici con tablet

In passato, i concorsi pubblici erano condotti esclusivamente su supporto cartaceo. Tuttavia, con l’avvento delle tecnologie digitali, il panorama dei concorsi ha subito una trasformazione significativa. Le soluzioni offerte, come quelle fornite da Recrytera, hanno permesso di adottare un approccio più efficiente e moderno.

All’interno delle sedi concorsuali, i partecipanti ricevono tablet personali, tramite i quali accedono alla piattaforma designata per svolgere le prove. Questo approccio non solo accelera il processo di esecuzione e correzione delle prove, ma garantisce anche una maggiore trasparenza e sicurezza nel processo di selezione.

 

Vantaggi dei concorsi con tablet

Ma quali possono essere gli effettivi vantaggi dei concorsi su tablet? Vediamone alcuni.

  • Efficienza e velocità: i tempi di esecuzione e correzione delle prove sono notevolmente ridotti, consentendo una gestione più rapida e fluida del processo concorsuale.
  • Sostenibilità ambientale: l’eliminazione del supporto cartaceo riduce l’impatto ambientale, riflettendo un impegno verso pratiche più sostenibili.
  • Trasparenza e sicurezza: grazie all’uso della tecnologia, si garantisce una maggiore trasparenza nel processo di selezione, riducendo la possibilità di contestazioni o controversie.
  • Gestione centralizzata: l’adozione di soluzioni digitali consente una gestione più centralizzata e coordinata del processo concorsuale, garantendo uniformità e coerenza nelle procedure.

 

Che cos’è il proctoring e cosa implica per i candidati

Mentre la tecnologia digitale offre numerosi vantaggi nel contesto dei concorsi pubblici, è essenziale considerare attentamente gli aspetti pratici e le implicazioni associate all’utilizzo del proctoring online. Il proctoring, o monitoraggio online, rappresenta una modalità di controllo remoto dei partecipanti durante lo svolgimento delle prove concorsuali, condotta da un proctor che verifica l’identità del candidato e monitora le attività durante il test.

L’introduzione del proctoring online, resa necessaria nei tempi della pandemia COVID-19, non ha mancato di sollevare alcune questioni critiche che richiedono un’attenta valutazione.

Tra queste si rinvengono senz’altro la presenza di limiti nella capacità di rilevare e prevenire comportamenti fraudolenti da parte dei candidati, intrusioni nell’ambito della privacy dei partecipanti tramite microfoni e webcam attive e complesse questioni in merito all’accessibilità ai concorsi pubblici, tematica a cui occorre prestare sempre più attenzione come richiesta dal contesto sociale in cui viviamo.

Proctoring quali svantaggi nella scelta dei concorsi online

Proctoring – Quali svantaggi nella scelta dei concorsi online

Il proctoring, o monitoraggio online, rappresenta una modalità di controllo remoto dei partecipanti durante lo svolgimento delle prove concorsuali, condotta da un proctor che verifica l’identità del candidato e monitora le attività durante il test. L’introduzione del proctoring online, resa necessaria nei tempi della pandemia COVID-19, non ha mancato di sollevare alcune questioni critiche che richiedono un’attenta valutazione.

Sicurezza e integrità

Uno dei principali punti di discussione riguarda l’efficacia del proctoring nel garantire la sicurezza e l’integrità delle prove concorsuali. Sebbene il monitoraggio remoto consenta un certo grado di supervisione durante lo svolgimento del test, esistono limitazioni nella capacità di rilevare e prevenire comportamenti fraudolenti da parte dei partecipanti. La possibilità che i candidati possano aggirare le misure di controllo attraverso l’uso di sofisticate tecniche di elusione o la complicità di terzi solleva dubbi sulla reale efficacia del proctoring nel garantire la correttezza e l’imparzialità delle valutazioni.

 

Privacy e dati personali

Inoltre, l’adozione del proctoring online solleva preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza dei dati personali dei candidati. La necessità di consentire l’accesso remoto alle telecamere e ai microfoni dei dispositivi dei partecipanti durante lo svolgimento delle prove può essere percepita come un’ingerenza nella sfera privata e sollevare dubbi sulla protezione dei dati sensibili. La possibilità che terze parti possano accedere indebitamente ai dati personali dei candidati o utilizzarli per scopi non autorizzati rappresenta una seria minaccia alla sicurezza delle informazioni e alla fiducia nel processo concorsuale.

 

Dubbi sulla pari accessibilità dei candidati

Inoltre, il proctoring online solleva altri interrogativi riguardo all’equità e all’accessibilità delle prove concorsuali. Le disparità nell’accesso a tecnologie affidabili e connessioni internet stabili possono compromettere la partecipazione di alcuni candidati, introducendo elementi di disuguaglianza nel processo di selezione. La mancanza di uniformità nelle condizioni di svolgimento delle prove può influenzare negativamente i risultati e minare la credibilità del processo concorsuale.

L’esperienza complessiva dei candidati durante lo svolgimento delle prove sotto il monitoraggio online può essere compromessa da fattori esterni, come problemi tecnici o interruzioni della connessione internet. Non sono pochi, infatti, i candidati che hanno lamentato – nel tempo – problemi legati a prove e test da rifare per assenza o interruzione di connessione internet.

 

Conclusioni

L’impatto di tali inconvenienti sulla concentrazione e sulle prestazioni dei partecipanti può influenzare significativamente i risultati finali e sollevare dubbi sulla validità e affidabilità delle valutazioni.

Quindi, sebbene il proctoring online possa offrire vantaggi in termini di risparmio economico non garantisce la privacy, la sicurezza e l’equità a tutti i partecipanti.

i concorsi dal cartaceo al digitale

Il futuro dei concorsi: passaggio dal cartaceo al digitale

L’evoluzione delle procedure dei concorsi pubblici ha raggiunto una svolta significativa con il passaggio dalla tradizionale modalità cartacea alle piattaforme digitali. Questo cambiamento non rappresenta solo il futuro, ma già il presente delle selezioni.

Un nuovo approccio vantaggioso per PA e candidati

Negli ultimi anni, l’adozione delle piattaforme digitali ha portato numerosi vantaggi. Tra essi, la sicurezza, la trasparenza e la sostenibilità ambientale giocano un ruolo fondamentale.

Questo nuovo approccio non solo semplifica le procedure selettive, ma riduce lo stress sia per gli organizzatori che per i candidati.

L’obiettivo principale di questo passaggio è quello di rendere più accessibili e comprensibili le selezioni attraverso un’interfaccia intuitiva e personalizzabile, accompagnando le istituzioni e le amministrazioni pubbliche lungo ogni fase del processo di selezione.

L’introduzione dei tablet nei concorsi ha eliminato gli errori materiali che caratterizzavano le prove su carta, riducendo contestazioni e ricorsi. Questi strumenti moderni ed efficienti hanno semplificato l’intero processo concorsuale, sia nella pubblica amministrazione che nel settore privato, rispondendo in maniera decisa alle esigenze ambientali europee e riducendo drasticamente l’uso di materiale cartaceo nelle selezioni.

Dematerializzare il processo di selezione attraverso l’utilizzo di tablet e di strumenti informatici ha consentito ai candidati di presentare i documenti necessari alla domanda in modo più agevole, garantendo al contempo anonimato e imparzialità durante le prove. Inoltre, ha semplificato l’accesso ai servizi delle procedure e ha velocizzato l’esito finale, rispettando l’ambiente senza sprechi di carta.

Per gli organizzatori, l’adozione delle piattaforme digitali offre una procedura snella e professionale, adatta a tutti i tipi di concorsi.

Gli enti, infatti, possono contare su aziende esperte pronte a supportarli in ogni fase del processo, permettendo lo svolgimento delle procedure di selezione anche in sedi diverse e la riduzione dei tempi totali di svolgimento delle prove.

Saper cogliere un’opportunità

Per le aziende che non si adeguano alle nuove piattaforme digitali, significa perdere l’opportunità di gestire in modo rapido, sicuro e professionale il proprio capitale umano, nel rispetto dell’ambiente, della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica.

Questo passaggio verso il digitale non rappresenta solo un cambiamento tecnologico, ma un modo per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la sostenibilità delle procedure concorsuali, contribuendo a un futuro più moderno e rispettoso dell’ambiente.

Dromedian nella classifica del Financial Times

Dromedian si classifica all’ottavo posto nel settore IT per il Financial Times

Il Financial Times inserisce il Gruppo Dromedian (holding capogruppo di Recrytera) tra le imprese europee a maggior velocità di crescita (Europe’s Fastest Growing Companies 2024). È quanto risulta dal Financial Times, che inserisce il Gruppo Dromedian tra le imprese europee a maggior velocità di crescita, nella classifica delle mille imprese europee selezionate per tasso di crescita nei diversi campi dell’imprenditoria. La classifica è stilata da Statista in partnership con il colosso della cronaca finanziaria europea e mondiale.

In particolare, l’importante risultato conseguito dal Gruppo teatino – che ha collezionato un tasso di crescita del 90,88% tra il 2019 e il 2022 – ha permesso di conquistare un posto d’onore non solo nella classifica europea, ma anche nel settore italiano.

 

Ottavo posto in Italia per Dromedian

Nel settore “IT & Software” Dromedian si classifica all’8° posto tra le aziende in Italia e al 61° posto in Europa scelte dalla prestigiosa testata inglese e si conferma tra i leader del mercato e nell’offerta di soluzioni IT e digitali.

Si tratta di un risultato clamoroso che tiene conto degli sviluppi, della crescita e della strada innovativa che la realtà imprenditoriale sta percorrendo peraltro nella giusta direzione. Come già anticipato dal quotidianoLa Repubblica”, il Gruppo sta investendo sulle competenze, sulle risorse umane e su mercati innovativi.

Per consultare la classifica e suddividere i dati per Paese e settore d’interesse clicca qui.

vantaggi economici dei concorsi in digitale

I vantaggi economici dei concorsi in digitale

Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica ha introdotto nuovi strumenti e metodologie per l’espletamento delle prove concorsuali. In particolare, l’adozione di strumenti digitali idonei ha rappresentato un passo significativo verso una gestione più efficiente delle risorse e una riduzione dei costi associati all’organizzazione dei concorsi. In questo articolo, esploreremo i vantaggi economici che la soluzione digitale Recrytera offre per i concorsi pubblici e le selezioni delle aziende private per soddisfare queste caratteristiche.

 

Il risparmio dei concorsi in digitale

Riduzione dei costi di stampa e distribuzione

Uno dei vantaggi più evidenti della soluzione Recrytera per i concorsi digitali è la drastica riduzione dei costi legati alla stampa di grandi quantità di test e materiali di supporto. Utilizzando il tablet per l’espletamento delle prove ed eliminando la necessità di copie cartacee, gli enti pubblici e privati possono risparmiare considerevolmente sui costi di produzione e distribuzione.

Questo si traduce non solo in risparmi finanziari ma anche in un impatto positivo sull’ambiente, riducendo il consumo di carta e l’inquinamento associato alla produzione.

 

Minimizzazione degli errori nella correzione

Grazie all’automazione dei processi di correzione, i concorsi in modalità digitale riducono il rischio di errori umani e accelerano notevolmente il tempo necessario per restituire i risultati dei candidati. In tal caso non si tratta di un risparmio economico, ma di un risparmio più ampio, inteso in senso di persone e risorse impiegate e soprattutto di tempo.

Questa efficienza della soluzione Recrytera non solo ottimizza le risorse umane, ma migliora anche la qualità complessiva dell’esperienza di valutazione.

 

Semplificazione dell’organizzazione logistica nei concorsi in digitale

L’organizzazione del reclutamento digitale semplifica notevolmente la logistica legata alla preparazione e somministrazione delle prove. La pianificazione delle aule, la distribuzione dei test e la supervisione dei concorsisti possono essere gestite in modo molto più efficiente. Ciò si traduce in risparmi di tempo e risorse, consentendo agli enti di concentrarsi su altre importanti attività.

 

Facilitazione della partecipazione con modalità multisede

Le procedure di reclutamento digitali come la nostra permettono una maggiore flessibilità nella somministrazione delle prove, consentendo anche la partecipazione dei candidati tramite la modalità multisede che prevede lo svolgimento dei concorsi in real time in più location contemporaneamente. Questa opzione può ridurre ulteriormente i costi associati al trasporto dei partecipanti ai concorsi. La riduzione dei costi di viaggio non solo beneficia i partecipanti, ma riduce anche l’impatto ambientale legato agli spostamenti.

La soluzione Recrytera si configura come la più efficiente per ottimizzare le risorse economiche e temporali di un concorso o una selezione. I vantaggi economici, dalla riduzione dei costi di stampa alla semplificazione logistica, non solo migliorano l’efficienza operativa ma anche la qualità complessiva del processo di valutazione e delinea un approccio sostenibile e all’avanguardia nella gestione del concorso.