Digitalizzazione concorsi pubblici: Recrytera e il DAP pionieri

Digitalizzazione nei concorsi pubblici: un altro passo avanti di Recrytera verso l’innovazione

L’8 aprile 2024, presso la Fiera di Roma, si è verificato un momento significativo nella storia dei concorsi pubblici italiani: per la prima volta, è stata condotta una procedura concorsuale digitale, completamente paperless, senza la necessità di documenti cartacei, è stata difatti rimossa anche la famigerata lettera d’invito.

Gli aspiranti candidati al ruolo di Funzionario Contabile, presso il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, si sono presentati alle ore 10 in via Portuense n. 1645, muniti esclusivamente del proprio documento di riconoscimento in corso di validità.

Concorsi Smart ha dimostrato ancora una volta di essere azienda leader nella gestione dei concorsi pubblici e nel supporto delle amministrazioni del nostro Paese nell’assunzione di personale, offrendo un approccio rapido, sicuro e professionale.

 

La nuova modalità full paperless: la lettera d’invito diventa digitale 

La grande differenza del nuovo approccio sta nel fatto che se finora, la procedura prevedeva che i candidati, durante il check-in e il riconoscimento, mostrassero, oltre al documento di identità, una lettera d’invito con QR code, ricevuta via PEC, adesso è stata introdotta una nuova modalità completamente paperless.

In questo modo, i candidati non devono più stampare la lettera d’invito per il check-in, ma sarà sufficiente mostrare un documento d’identità, preferibilmente elettronico, e il software di Recrytera si occuperà del resto, fornendo ai membri del personale addetto al check-in il codice di convocazione.

Questo significativo passo in avanti elimina completamente l’uso della carta, semplifica la procedura e accelera l’ingresso dei candidati in aula.

Il che si traduce in un notevole aumento dell’efficienza, poiché i candidati devono portare con sé solo il documento di riconoscimento.

Efficienza e rapidità della fase di riconoscimento

Iniziate alle ore 10.40 le operazioni di riconoscimento, i 1.240 candidati presenti sono stati accompagnati, nell’arco di 45 minuti, ciascuno alla propria postazione all’interno dell’aula. Il concorso è terminato alle 14.00, con grande dimostrazione di efficienza e praticità grazie alla scelta dell’utilizzo di una procedura totalmente digitale. Tempi record per le operazioni di check-in.

La scelta del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di affidarsi ad una procedura totalmente paperless conferma l’inizio di una nuova era per il settore dei concorsi pubblici, dove i grandi numeri non spaventano più quando nella gestione della procedura ci sono sistemi digitali innovativi.

Infatti, il concorso bandito dal DAP è la prova che il digitale ottimizza i tempi di svolgimento di tutta la procedura, dalla fase iniziale di accreditamento dei partecipanti fino allo svolgimento della prova, contribuendo ad accrescere la massima affidabilità da parte delle amministrazioni e riducendo al tempo stesso i livelli di stress nei candidati, non più costretti ad estenuanti file ed attese.

Una nuova sfida per Recrytera 

Recrytera non si ferma e continua a dimostrare il suo impegno nella spinta verso la crescita dell’innovazione tecnologica, alzando gli standard qualitativi nel settore dei concorsi pubblici e garantendo la soddisfazione di tutti, amministrazioni e candidati.

Ma la lettera d’invito va in pensione in tutti i concorsi? 

No, non in tutti. I concorsi saranno full paperless, solo su richiesta delle amministrazioni interessate a sperimentare questa nuova gestione della procedura.

Se anche tu vuoi conoscere questa nuova modalità, contattaci qui.

Concorsi Tfa 2024 gestiti da Recrytera

TFA Sostegno 2024: ecco perché gestirli con Recrytera

È in partenza il nuovo ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola dell’infanzia, nella scuola primaria, nella scuola secondaria di I grado e nella scuola secondaria di II grado. Le prove TFA Sostegno 2024  riguarderanno migliaia di aspiranti docenti di sostegno in tutta Italia e coinvolgeranno simultaneamente tanti Atenei che stanno pubblicando i bandi di selezione proprio in questi giorni.

Anche se i candidati da gestire sono decine di migliaia, la soluzione Recrytera – scelta da un numero sempre più alto di partner – si afferma leader per la gestione dei percorsi TFA. Cerchiamo di capire perché in questo articolo.

 

Cosa ottengono le Università che si affidano a Recrytera

Anche per quest’anno, sono sempre più le Università che hanno deciso di affidarsi alla soluzione Concorsi Smart per la gestione della procedura di selezione. Come abbiamo già visto lo scorso anno in questo articolo dedicato alla tecnologia Concorsi Smart, la procedura innovativa riguarda tutti gli aspetti, partendo dall’accoglienza dei candidati nelle sessioni di prova, passando dallo svolgimento delle prove in totale sicurezza e in modalità digitale tramite tablet e giungendo fino alla restituzione delle graduatorie in tempo reale.

La piattaforma garantisce, inoltre, l’anonimato delle prove e la gestione di tempi aggiuntivi e ausili per i candidati con disabilità.

 

L’esperienza multisede

Il numero elevato dei partecipanti e la necessità di svolgere le prove tutte contemporaneamente, come da decreto del Ministero, nello stesso giorno sono alla base della fiducia che gli Atenei riconoscono a Recrytera che riesce a gestire agilmente più sedi in tutto il territorio nazionale tenendo comunque sotto controllo l’efficienza logistica e la sicurezza.

TFA Sostegno 2024: quando le prove

I test preselettivi prenderanno il via a partire dal 7 maggio prossimo. Più nel dettaglio si terranno:

  • il 7 maggio le prove scuola dell’infanzia;
  • l’8 maggio le prove scuola primaria;
  • il 9 maggio le prove scuola secondaria I grado;
  • il 10 maggio le prove scuola secondaria II grado.

Proprio come lo scorso anno, il test preselettivo avrà una durata di 2 ore e sarà composto da 60 quesiti formulati con cinque opzioni di risposta, fra le quali la/il candidata/o ne individua una soltanto. A seguito delle prove preselettive, seguiranno poi le prove scritte che gli Atenei gestiranno successivamente.

Test psicoattitudinali per i magistrati dal 2026

Test psicoattitudinali per i magistrati nei concorsi: le novità dal 2026

Interessanti novità per gli aspiranti magistrati. In occasione del Consiglio dei Ministri del 26 marzo, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio ha annunciato le importanti modifiche che coinvolgeranno i concorsi in magistratura a partire dal 2026. Anche nei concorsi in magistratura sarà infatti inserita la valutazione psicoattitudinale durante lo svolgimento delle prove. Questo è il risultato di una legge delega di un paio di anni fa che ha chiesto al Governo di riformare il concorso in magistratura per adeguarlo a determinati standard di selezione. Si tratta di una novità che sta alimentando l’opinione pubblica scuotendo, in particolare, il popolo degli aspiranti magistrati.

Il Ministro, oltre a chiarire fin da subito che tale esame è previsto anche per una serie di cariche importanti che rivestono ruoli di responsabilità, come ad esempio per le Forze dell’ordine e i medici, ha anche precisato che tale accertamento non costituirà uno sbarramento arbitrario per i candidati ma un elemento in più da valutare per la verifica delle attitudini e delle competenze comportamentali degli aspiranti.

Vediamo qualche dettaglio in più.

Test psicoattitudinali nelle prova orale

Come già anticipato, il colloquio psicoattitudinale – che dovrebbe essere strutturato sulla falsariga del test psicologico del Minnesota – si svolgerà in occasione della prova orale e, già dopo la prova scritta, il candidato riceverà dei test che, comunque, costituiranno la base per il colloquio psicoattitudinale che si svolgerà successivamente.

Le decisioni in merito alla struttura dei test e sui dettagli su come saranno somministrati ai candidati saranno di competenza del Consiglio Superiore della Magistratura che si occuperà, inoltre, anche della nomina dei professionisti chiamati a valutare e ad accertare le competenze psicoattitudinali dei candidati.

Al riguardo, si sa infatti che saranno nominati in tal senso i docenti universitari in materie psicologiche che – su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell’università – faranno anche parte della commissione giudicante.

Da quando interviene la novità dei test psicoattitudinali per i magistrati

La novità non interviene per i concorsi già banditi e neanche in quelli da bandire nell’immediato. Le novità infatti entreranno in vigore a partire dal 2026 per dare modo al CSM e agli altri attori coinvolti di attivare la procedura di nomina e di organizzazione dell’intero iter.

Per sapere i dettagli e gli aspetti più rilevanti della riforma, non ci resta che attendere il provvedimento effettivo che spiegherà come e in che termini si svolgerà l’accertamento psicoattitudinale nei concorsi in magistratura.

 

L’accessibilità ai concorsi pubblici: come migliora con le soluzioni digitali

L’utilizzo della tecnologia sta trasformando radicalmente la gestione dei concorsi pubblici, rendendoli più efficienti, trasparenti e, soprattutto, accessibili. In questo contesto, l’adozione di soluzioni digitali come quella offerta da Recrytera si configura come un elemento chiave per garantire che la partecipazione a questi concorsi sia aperta a tutti, indipendentemente dalle diversità individuali dei candidati, come la provenienza geografica oppure la possibilità di avere o meno strumentazione hardware o software per l’espletamento dei concorsi pubblici. Questo articolo esplorerà come le soluzioni digitali stiano contribuendo a migliorare l’accessibilità alle prove dei concorsi pubblici, creando un ambiente più equo e inclusivo per tutti.

Concorsi digitali: quali sono i vantaggi

L’utilizzo dei tablet nei concorsi aumenta l’accessibilità

L’adozione del tablet come dispositivo unico per la gestione e l’espletamento dei concorsi pubblici ha aperto la strada a un’accessibilità universale. I tablet possono essere progettati e aggiornati con funzionalità di accessibilità avanzate, come il supporto alla lettura assistita, la personalizzazione delle interfacce utente, la possibilità di regolare il formato del testo e il settaggio del tempo a disposizione delle prove a seconda di eventuali disabilità accertate.

Strumenti di assistenza tecnologica per i disabili

Infatti, proprio per andare incontro alle esigenze dei candidati con disabilità visive o motorie che intendono partecipare alle prove senza incontrare barriere fisiche o linguistiche, come giusto che sia.

Le soluzioni digitali per l’espletamento dei concorsi consentono l’utilizzo di strumenti di assistenza tecnologica durante le prove. Questi strumenti possono includere, come già visto, lettori di schermo, calibrazione del contrasto, sintetizzatori vocali e dispositivi di input alternativi. Offrendo una varietà di opzioni, gli aspiranti possono scegliere gli strumenti che meglio si adattano alle loro esigenze, garantendo una partecipazione attiva e autonoma.

Una valutazione obiettiva e personalizzata

I concorsi con il tablet, ovviamente, consentono anche una valutazione oggettiva e una diminuzione del margine di errore nelle procedure concorsuali. La correzione automatizzata – adottata da Recrytera – riduce il rischio di errori umani, garantendo una valutazione equa e coerente.

Inoltre, i nuovi strumenti digitali consentono la creazione di prove personalizzate, adattate alle esigenze specifiche dei candidati, garantendo un processo di valutazione più mirato.

Più appeal per i concorsi pubblici

L’adozione di una soluzione digitale per lo svolgimento dei concorsi elimina barriere geografiche, consentendo a candidati provenienti da diverse aree di partecipare e riduce anche i costi legati agli spostamenti, favorendo la partecipazione di tutti, indipendentemente dalla distanza fisica.

Come abbiamo visto, l’utilizzo dei tablet sta rivoluzionando il modo in cui le prove dei concorsi pubblici sono gestiti, rendendoli più accessibili e inclusivi che mai. L’implementazione sempre più frequente di piattaforme e strumenti digitali non solo semplifica i processi di selezione, ma apre le porte ad un insieme più ampio e diversificato di concorsisti.

Investire e affidarsi al digitale, non è solo un passo verso l’innovazione, ma è anche un impegno per un sistema di selezione pubblica che promuova l’uguaglianza e rispetti la diversità di tutti i candidati.

Come il digitale ha migliorato il modo di gestire i concorsi pubblici

Come il digitale ha migliorato il modo di gestire i concorsi pubblici

Gli ultimi anni hanno fatto da sfondo al grande processo di trasformazione e innovazione nella gestione dei concorsi pubblici, che ha portato a miglioramenti radicali per le Amministrazioni pubbliche che hanno scelto di percorrere questa nuova strada innovativa e piena di sfide.

Uno sguardo al passato: un mondo di carta a discapito del tempo e dell’ambiente

L’epoca che precede l’avvento del digitale ha visto come protagonisti della gestione dei concorsi pubblici carta, penna e un grande dispendio di tempo e di energie.

Per non parlare delle lunghe attese del grande margine di errore nella gestione della procedura. Se da un lato, infatti, carta e penna avevano da sempre rappresentato la modalità standard per lo svolgimento di qualsiasi procedura concorsuale, dall’altro questi strumenti cominciavano a mostrare i primi cenni di inadeguatezza: grande lentezza nell’avanzamento della selezione, elevato rischio di dispersione di documenti e dati sensibili, enorme spreco di carta con disastrose conseguenze sul piano ambientale.

La Rivoluzione Digitale: Recrytera e i cambiamenti nella selezione del personale

Con l’avvento della tecnologia, e della soluzione Recrytera, i concorsi pubblici sono finalmente diventati smart, rendendo più comodo e agevole tutto il processo di selezione.

Per i candidati questo si è tradotto in vantaggi immediati come la possibilità di inoltrare la propria candidatura con un semplice click; la comodità di partecipare alla selezione anche da diverse sedi dislocate sul territorio nazionale; la sicurezza di svolgere le prove attraverso l’utilizzo dei tablet.

L’innovazione ha permesso alle P.A. di affidarsi ad una azienda come Recrytera, leader nel settore recruitment, in grado di offrire strumenti tecnologici capaci di ottimizzare la gestione della procedura concorsuale e, sul versante opposto, di offrire ai candidati la possibilità di affrontare le giornate delle prove d’esame liberi da ulteriori stress.

In quest’ottica, infatti, l’utilizzo di bracciali dotati di QR code, destinati a ciascun candidato, ha permesso di velocizzare la fase di accreditamento e di riconoscimento, cancellando così il ricordo di interminabili file al di fuori delle sedi di concorso.

L’uso dei tablet nella fase centrale della selezione ha portato con sé vantaggi innovativi fondamentali, segnando l’inizio di una nuova epoca per il mondo delle selezioni pubbliche: la redazione di un elaborato e la compilazione di un questionario in forma totalmente digitale, ha permesso di eliminare i rischi connessi all’errore materiale umano, come ad esempio problemi nella lettura o nella scrittura legati alla calligrafia. Inoltre, la gestione della procedura tramite tablet ha permesso di svolgere le singole prove non solo contemporaneamente in diversi punti della medesima sede ma anche in zone dislocate su tutto il territorio nazionale, grazie ad un innovativo sistema di connessione.

Dal punto di vista della sicurezza, la tecnologia è divenuta un’opportunità per migliorare gli standard qualitativi in tema di tutela dei dati personali, in ossequio alla normativa sulla privacy e al trattamento dei dati sensibili.

Quattro motivi per scegliere il digitale

Efficienza: i processi digitali riducono notevolmente i tempi di svolgimento dell’intera procedura, consentendo una valutazione più rapida delle candidature e una selezione più tempestiva dei candidati.

Scalabilità: da un punto di vista logistico la gestione smart delle procedure concorsuali consente di svolgere contemporaneamente le prove in più sedi dislocate su tutto il territorio nazionale; questo permette di risolvere problematiche legate al raggiungimento delle sedi concorsuali, azzerando il limite della distanza.

Sostenibilità: la transizione digitale contribuisce a una gestione delle procedure selettive in senso più sostenibile e rispettoso per il benessere dell’ambiente. L’uso della carta diventa obsoleto e contrario ai principi.

Tutela e protezione dei dati personali e sensibili: l’uso del digitale garantisce procedure che rispettano la normativa sulla privacy e il corretto trattamento dei dati personali di tutti i candidati. Inoltre, l’utilizzo di sistemi criptati permette di blindare la procedura da ogni eventuale interferenza dall’esterno ed evitare il rischio di fughe di notizie, o di informazioni relative alle prove, come per esempio la diffusione di quesiti da sottoporre in sede di esame.

Un motivo per scegliere Recrytera

Attraverso la sua continua crescita verso l’innovazione tecnologica Recrytera mira a garantire continuità, serietà e velocità nella chiusura delle procedure concorsuali, e ad investire sulla ricerca e sviluppo della soluzione digitale, al fine di aiutare le PA ad usufruire sempre delle migliori tecnologie disponibili sul mercato.

E tu, vuoi unirti a noi?

Com'è cambiata la gestione dei concorsi: dal cartaceo al tablet

Come è cambiata la gestione dei concorsi: dalla carta al tablet

L’evoluzione nella gestione delle selezioni pubbliche ha subito in pochi anni grandi cambiamenti, alcuni dovuti ad eventi di forza maggiore che nessuno era preparato ad affrontare.

L’ondata pandemica, che ha paralizzato il mondo intero per più di due anni, tra lotta all’emergenza e successive fasi di ripresa, se da un lato ha rappresentato una grande battuta di arresto, dall’altro ha permesso di compiere un importante passo in avanti verso un nuovo modo di vivere e di affrontare ogni aspetto della vita personale e lavorativa.

In questo nuovo scenario, il mondo dei concorsi ha dovuto adattarsi e reinventarsi nel modo di concepire la selezione: se infatti, in epoca ante-Covid, le procedure concorsuali dovevano svolgersi obbligatoriamente in presenza, gli anni post pandemia hanno visto l’avvento della modalità a distanza, sfruttando l’utilizzo di strumenti tecnologici in un’ottica ottimizzazione logistica e di sicurezza della tutela della salute.

Di seguito, si ripercorrono le fasi salienti nell’utilizzo degli strumenti che hanno permesso la gestione dei concorsi pubblici negli ultimi anni fino ad arrivare all’avvento di una nuova era, quella digitale.

Il Metodo Cartaceo

Unica modalità di svolgimento delle selezioni pubbliche, per lungo tempo la carta ha acquisito anche connotati di familiarità per coloro che si approcciavano per la prima volta ad affrontare le prove di un concorso pubblico.

Ben presto, però, si è compreso come la modalità classica risultasse obsoleta e restasse indietro rispetto all’avanzare del progresso tecnologico e della sensibilità sociale rispetto a nuove tematiche oggetto di dibattito, prime fra tutte la tutela dei dati personali e la lotta all’inquinamento ambientale.

Computer

L’introduzione dei computer nel mondo delle procedure concorsuali ha posto il primo tassello verso quella che sarà la corsa alla digitalizzazione.

L’uso dei computer ha ampliato ampiamente i margini di intervento nella risoluzione di problematiche sorte durante il corso della procedura, come la possibilità di correggere eventuali errori e accelerare la fase di elaborazione delle prove d’esame.

Tuttavia, restava la rigidità di un sistema, che seppur computerizzato, comunque non eliminava del tutto il ricorso all’uso della carta, non risolveva i problemi legati alla privacy e all’ambiente, e soprattutto costringeva fruitori e gestori dei concorsi a fronteggiare i disagi logistici dovuti ad estenuanti spostamenti, lunghe attese, e grande dispendio di energie.

Online Proctoring

L’avvento della pandemia ha notevolmente mutato lo stato di fatto delle procedure concorsuali. Da un lato la necessità di continuare a svolgere i concorsi, dall’altro l’esigenza di tutela della salute personale e il rispetto delle nuove misure anticontagio hanno determinato la nascita di un nuovo sistema nella gestione delle selezioni pubbliche, totalmente da remoto.

L’online proctoring, seppur inizialmente vantaggioso, soprattutto per la modalità e per la praticità nella gestione totalmente on line delle prove, ha poi presentato grandi problematiche in punto di tutela dei dati personali, trattamento dei dati sensibili, correttezza e trasparenza nello svolgimento delle selezioni.

Si avvertiva quindi la necessità di implementare un sistema di gestione delle procedure selettive che sintetizzasse tutti i punti di forza e azzerasse i rischi connessi alle modalità di gestione precedenti.

Il Tablet

Il tablet fa il suo ingresso nel mondo dei concorsi in epoca recente, a partire dal 2021, e con le successive riforme normative in tema di concorsi è destinato a diventare lo strumento di gestione principale di tutte le fasi delle procedure concorsuali.

Il tablet si presenta come un dispositivo autonomo attribuito a ciascun candidato, associato ad una Sim, che consente l’inserimento di testi ed elaborazioni grafiche, anche attraverso l’uso di una penna elettronica.

Grazie all’impiego del tablet, vengono superati i limiti connessi agli spazi che hanno comportato in passato gravi problemi logistici e una eccessiva dilatazione dei tempi, inaccettabile per concorsi con migliaia di candidati.

L’innovazione tecnologica ha pensato di ottimizzare anche le fasi propedeutiche allo svolgimento delle prove: in fase di check-in, l’identificazione dei candidati avviene tramite braccialetto dotato di QR code: un sistema di crittografia sicuro basato su chiave pubblica/privata tipico dei sistemi blockchain.

Questa tecnologia, alla base dello sviluppo del sistema, garantisce l’inalterabilità e l’unicità della prova.

I dati immessi non vengono persi anche in caso di rottura o malfunzionamento del dispositivo.

 

Recrytera guarda al futuro

Il gruppo Dromedian, di cui fa parte Recrytera, è specializzato da quasi 20 anni nell’aiutare le PA ad accedere alle migliori soluzioni tecnologiche per risolvere le loro sfide, accelerando la loro trasformazione digitale in un contesto in rapida evoluzione.

La missione di Recrytera è quella di garantire:

  • migliori standard per l’organizzazione dei concorsi in termini di efficienza, scalabilità e accessibilità;
  • sostenibilità ambientale, attraverso una scelta consapevole nell’abolizione dell’uso della carta e una maggiore tutela ambientale;
  • sicurezza e trasparenza nel trattamento dei dati personali, abbattendo il rischio di dispersione di dati sensibili;
  • maggiore partecipazione dei candidati, prevedendo lo svolgimento dei concorsi in sedi dislocate su tutto il territorio nazionale.

 

La scelta della metodologia da seguire per la gestione dei concorsi pubblici richiede un’attenta valutazione dei molteplici fattori che entrano in gioco.

Rispetto al passato, dove ciascuna soluzione presentava aspetti vantaggiosi e aspetti sfavorevoli, l’uso dei tablet emerge come un approccio equilibrato, capace di sintetizzare e soddisfare efficacemente le esigenze di tecnologia, sicurezza, data protection, ed ecologia, divenendo così una soluzione promettente per tutte le Amministrazioni che guardano al futuro.

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