L’evoluzione nella gestione delle selezioni pubbliche ha subito in pochi anni grandi cambiamenti, alcuni dovuti ad eventi di forza maggiore che nessuno era preparato ad affrontare.
L’ondata pandemica, che ha paralizzato il mondo intero per più di due anni, tra lotta all’emergenza e successive fasi di ripresa, se da un lato ha rappresentato una grande battuta di arresto, dall’altro ha permesso di compiere un importante passo in avanti verso un nuovo modo di vivere e di affrontare ogni aspetto della vita personale e lavorativa.
In questo nuovo scenario, il mondo dei concorsi ha dovuto adattarsi e reinventarsi nel modo di concepire la selezione: se infatti, in epoca ante-Covid, le procedure concorsuali dovevano svolgersi obbligatoriamente in presenza, gli anni post pandemia hanno visto l’avvento della modalità a distanza, sfruttando l’utilizzo di strumenti tecnologici in un’ottica ottimizzazione logistica e di sicurezza della tutela della salute.
Di seguito, si ripercorrono le fasi salienti nell’utilizzo degli strumenti che hanno permesso la gestione dei concorsi pubblici negli ultimi anni fino ad arrivare all’avvento di una nuova era, quella digitale.
Il Metodo Cartaceo
Unica modalità di svolgimento delle selezioni pubbliche, per lungo tempo la carta ha acquisito anche connotati di familiarità per coloro che si approcciavano per la prima volta ad affrontare le prove di un concorso pubblico.
Ben presto, però, si è compreso come la modalità classica risultasse obsoleta e restasse indietro rispetto all’avanzare del progresso tecnologico e della sensibilità sociale rispetto a nuove tematiche oggetto di dibattito, prime fra tutte la tutela dei dati personali e la lotta all’inquinamento ambientale.
Computer
L’introduzione dei computer nel mondo delle procedure concorsuali ha posto il primo tassello verso quella che sarà la corsa alla digitalizzazione.
L’uso dei computer ha ampliato ampiamente i margini di intervento nella risoluzione di problematiche sorte durante il corso della procedura, come la possibilità di correggere eventuali errori e accelerare la fase di elaborazione delle prove d’esame.
Tuttavia, restava la rigidità di un sistema, che seppur computerizzato, comunque non eliminava del tutto il ricorso all’uso della carta, non risolveva i problemi legati alla privacy e all’ambiente, e soprattutto costringeva fruitori e gestori dei concorsi a fronteggiare i disagi logistici dovuti ad estenuanti spostamenti, lunghe attese, e grande dispendio di energie.
Online Proctoring
L’avvento della pandemia ha notevolmente mutato lo stato di fatto delle procedure concorsuali. Da un lato la necessità di continuare a svolgere i concorsi, dall’altro l’esigenza di tutela della salute personale e il rispetto delle nuove misure anticontagio hanno determinato la nascita di un nuovo sistema nella gestione delle selezioni pubbliche, totalmente da remoto.
L’online proctoring, seppur inizialmente vantaggioso, soprattutto per la modalità e per la praticità nella gestione totalmente on line delle prove, ha poi presentato grandi problematiche in punto di tutela dei dati personali, trattamento dei dati sensibili, correttezza e trasparenza nello svolgimento delle selezioni.
Si avvertiva quindi la necessità di implementare un sistema di gestione delle procedure selettive che sintetizzasse tutti i punti di forza e azzerasse i rischi connessi alle modalità di gestione precedenti.
Il Tablet
Il tablet fa il suo ingresso nel mondo dei concorsi in epoca recente, a partire dal 2021, e con le successive riforme normative in tema di concorsi è destinato a diventare lo strumento di gestione principale di tutte le fasi delle procedure concorsuali.
Il tablet si presenta come un dispositivo autonomo attribuito a ciascun candidato, associato ad una Sim, che consente l’inserimento di testi ed elaborazioni grafiche, anche attraverso l’uso di una penna elettronica.
Grazie all’impiego del tablet, vengono superati i limiti connessi agli spazi che hanno comportato in passato gravi problemi logistici e una eccessiva dilatazione dei tempi, inaccettabile per concorsi con migliaia di candidati.
L’innovazione tecnologica ha pensato di ottimizzare anche le fasi propedeutiche allo svolgimento delle prove: in fase di check-in, l’identificazione dei candidati avviene tramite braccialetto dotato di QR code: un sistema di crittografia sicuro basato su chiave pubblica/privata tipico dei sistemi blockchain.
Questa tecnologia, alla base dello sviluppo del sistema, garantisce l’inalterabilità e l’unicità della prova.
I dati immessi non vengono persi anche in caso di rottura o malfunzionamento del dispositivo.
Recrytera guarda al futuro
Il gruppo Dromedian, di cui fa parte Recrytera, è specializzato da quasi 20 anni nell’aiutare le PA ad accedere alle migliori soluzioni tecnologiche per risolvere le loro sfide, accelerando la loro trasformazione digitale in un contesto in rapida evoluzione.
La missione di Recrytera è quella di garantire:
- migliori standard per l’organizzazione dei concorsi in termini di efficienza, scalabilità e accessibilità;
- sostenibilità ambientale, attraverso una scelta consapevole nell’abolizione dell’uso della carta e una maggiore tutela ambientale;
- sicurezza e trasparenza nel trattamento dei dati personali, abbattendo il rischio di dispersione di dati sensibili;
- maggiore partecipazione dei candidati, prevedendo lo svolgimento dei concorsi in sedi dislocate su tutto il territorio nazionale.
La scelta della metodologia da seguire per la gestione dei concorsi pubblici richiede un’attenta valutazione dei molteplici fattori che entrano in gioco.
Rispetto al passato, dove ciascuna soluzione presentava aspetti vantaggiosi e aspetti sfavorevoli, l’uso dei tablet emerge come un approccio equilibrato, capace di sintetizzare e soddisfare efficacemente le esigenze di tecnologia, sicurezza, data protection, ed ecologia, divenendo così una soluzione promettente per tutte le Amministrazioni che guardano al futuro.
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