Nell’ottica di potenziare il servizio di trasporto pubblico e di rispondere a una domanda crescente, il Comune di Roma ha recentemente avviato un concorso per l’assegnazione di nuove licenze taxi. Un progetto complesso e strategico che ha visto Recrytera impegnata nella gestione del processo di selezione, dalla valutazione delle candidature fino alla pubblicazione dei risultati finali. Ma come funziona, in generale, il rilascio delle licenze taxi in Italia? E quali sono le differenze nei requisiti e nelle modalità tra un comune e l’altro?
Scopriamolo insieme.
Il concorso taxi di Roma: obiettivi e risultati
Il Comune di Roma ha avviato una procedura pubblica per l’assegnazione di un numero specifico di licenze taxi, in modo da garantire maggiore disponibilità di veicoli per residenti e turisti, specialmente nelle aree a maggior traffico. L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di numerosi candidati, ha incluso esami teorici e pratici, con una valutazione rigorosa delle competenze dei candidati. Gli esami si sono recentemente conclusi, e i risultati sono stati accolti con entusiasmo dai vincitori e dalla cittadinanza, che vede in queste nuove licenze un segnale di miglioramento per il servizio taxi della capitale.
Il concorso taxi di Roma: i numeri
Dei 4.274 candidati che hanno presentato la domanda di partecipazione al bando, i presenti alla prova d’esame sono stati 3.992 (3226 uomini e 766 donne). Quindi ben il 93,4% degli aventi diritto si è presentato alla prova. L’età media dei candidati donna presenti alla prova è pari a 44,9 anni; quella degli uomini pari a 43,6 anni.
Nel grafico i partecipanti divisi per fascia d’età.
Il contributo da versare ai fini dell’assegnazione della licenza è stato fissato da Roma Capitale come di seguito indicato:
- per le licenze di tipologia ordinaria è determinato in € 75.500,00.
- per le licenze destinate a veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità è determinato in € 52.850,00.
Procedure e differenze nelle principali città italiane
Ottenere una licenza taxi non è un processo uniforme in tutta Italia, e ogni comune può stabilire requisiti specifici. Ad esempio, Bologna ha recentemente pubblicato un bando simile a quello di Roma con modalità di partecipazione e selezione indipendenti. Anche Milano ha bandito un concorso per licenze taxi nel 2024, e il contributo da versare per il rilascio della licenza di tipologia ordinaria è determinato in euro 96.500,00, mentre per il rilascio della licenza destinata a veicoli appositamente allestiti per il trasporto di persone con disabilità è pari a euro 77.200,00.
Il rilascio delle nuove licenze è un tema caldo in molte città, ma l’approccio alla selezione varia molto, con alcuni comuni che preferiscono procedure periodiche e altri che scelgono di bandire licenze solo in caso di effettiva necessità.
Costi e modalità di assegnazione delle licenze
In generale, i costi per ottenere una licenza taxi variano ampiamente in base alla città e alla procedura selettiva adottata. La licenza rappresenta non solo un titolo abilitativo ma anche un investimento significativo per chi intende operare nel settore, con costi che possono superare decine di migliaia di euro nelle principali città italiane. In alcuni comuni, i bandi sono molto rari, mentre in altri vengono svolti periodicamente per garantire un ricambio e una disponibilità costante di veicoli autorizzati.
Il tema delle licenze taxi e delle relative procedure rimane di estrema attualità e interesse per i comuni italiani, chiamati a rispondere a esigenze sempre nuove in un contesto urbano in continua evoluzione.
Grazie al contributo di Recrytera, il concorso Taxi Roma ha potuto beneficiare di soluzioni innovative che hanno reso l’intero processo di reclutamento più accessibile, trasparente e moderno. Inoltre, abbiamo facilitato la gestione delle candidature e ottimizzato le procedure, riducendo i tempi di attesa e garantendo a ogni candidato pari opportunità di partecipazione. Questo approccio non solo ha semplificato l’accesso al concorso, ma ha anche permesso alla città di rispondere in maniera più tempestiva alle esigenze del servizio pubblico, in un’ottica di efficienza e inclusività.