La recente sospensione della “norma taglia idonei” rappresenta una importante novità nel settore dei concorsi pubblici. Questa decisione, formalizzata nel Decreto PA 2025 approvato dal Consiglio dei Ministri il 19 febbraio 2025, mira a rendere più efficiente il processo di reclutamento nella Pubblica Amministrazione, rispondendo alle esigenze di turnover e valorizzando un maggior numero di candidati idonei.
Cos’è la “norma taglia idonei”?
Introdotta nel 2023, la “norma taglia idonei” limitava il numero di candidati considerati idonei oltre i vincitori nei concorsi pubblici. Inizialmente fissata al 20%, questa soglia è stata successivamente elevata al 25% dei posti messi a concorso.
Ad esempio, in un concorso per 100 posti, solo 25 candidati oltre i vincitori potevano essere inclusi nella graduatoria come idonei. Questa misura aveva l’obiettivo di contenere le graduatorie e accelerare le assunzioni, ma ha sollevato critiche per la sua rigidità e per le limitate opportunità offerte ai partecipanti.
La sospensione della norma
Con il Decreto PA 2025, il governo ha deciso di sospendere questa limitazione per le graduatorie approvate nel 2024 e per i concorsi banditi nel 2025. Ciò significa che, in questo periodo, non si applicherà il limite del 25% per gli idonei, permettendo alle amministrazioni di attingere più liberamente dalle graduatorie per coprire le posizioni vacanti.
Questa sospensione è stata accolta positivamente da diversi esponenti istituzionali. Il presidente dell’Anci e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato:
“Un ottimo risultato per gli Enti locali impegnati nello svolgimento dei concorsi e soggetti a una significativa mobilità del personale: grazie a questa norma possono ridurre i costi dei concorsi attingendo pienamente dalle graduatorie.”
Cosa accadrà per i concorsi pubblici 2025
La sospensione della “norma taglia idonei” avrà diverse ripercussioni positive:
- Maggiore flessibilità nelle assunzioni: Le amministrazioni potranno coprire più rapidamente le posizioni vacanti, riducendo la necessità di bandire nuovi concorsi e ottimizzando le risorse disponibili.
- Valorizzazione dei candidati: Un numero maggiore di partecipanti ai concorsi avrà l’opportunità di essere assunto, riconoscendo l’impegno e la preparazione di chi ha superato le prove selettive.
- Riduzione dei costi: Utilizzando le graduatorie esistenti, si diminuiranno i costi associati all’organizzazione di nuovi concorsi, rendendo il processo più economico ed efficiente.
Questa misura temporanea rappresenta un passo importante verso una PA più dinamica e meritocratica, dando possibilità nel 2025 ai concorsisti di avere molte più chance di lavorare nella pubblica amministrazione.